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Col governo Monti si inaugurerà anche una nuova specialità olimpionica: quella della corsa a ostacoli per lavoratori anziani.
La specialità consiste nel dover superare tutti gli ostacoli che il governo dei tecnici mette davanti ai poveri cristi che hanno dovuto iniziare a lavorare negli anni sessanta, da ragazzini, a pochissimi anni dalla fine di una guerra che aveva dato fondo alle piccolissime risorse economiche dei cittadini lavoratori, contadini o operai che fossero, nel caso ce ne fossero state.
Bene! A questi cittadini lavoratori – che spesso hanno potuto raggiungere solo la terza media per mancanza di possibilità economiche da parte delle loro famiglie, e che se hanno sentito il bisogno di un po’ di cultura in più hanno dovuto, poi, iscriversi a qualche corso di studi serale rubando il tempo alla sera e addormentanosi sull’autobus nel tragitto tra il lavoro e la scuola – il governo dei tecnici, per non abbassare il livello medio degli sprechi delle caste abituate a tenori di vita tipo Bukingam Palace, come detto, aggiunge ostacoli ad ostacoli alla vita lavorativa e alla vita da pensionati, nel caso quest’ultima sia raggiunta.
Il lato stuzzicante di questa nuova specialità olimpionica è che i cittadini che – nonostante tutte le difficoltà che la vita ti mette davanti quotidianamente – riuscissero a intravvedere il traguardo di una già di per se misera pensione, si trovano davanti improvvisamente una ministra del lavoro che ti sposta questo traguardo, allontanandolo ancora un po’ e poi ancora un po’, sperando che nel frattempo la corsa della vita ti faccia schiattare prima di raggiungerlo.
Il premio è l’azzeramento dello spread, che naturalmente al lavoratore non servirà più, ma servirà eccome alla casta.
Però mentre compie questa azione la ministra piange, e allora il lavoratore pensa: “Però, che brava persona che è questa qua. Che sensibilità!”
E in cuor suo non può che ringraziarla.
Credo che questo pensino Berlusconi, Bersani, Casini e tutti i loro accoliti, che hanno messo in mano a Monti la scure del boia.
IL CRONISTA