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Corso di cucina presso l’istituto alberghiero “Magnaghi” di Salsomaggiore Terme

Da Undolcesalato

L’ultima ciotola è stata lavata. L’ultima briciola di krapfen sparita. Il corso breve di cucina dell’Istituto alberghiero “Magnaghi” a Salsomaggiore Terme si è concluso, lasciando dodici persone (me compresa!) soddisfatti e più ricchi di esperienza e di ricette.

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L’obiettivo del corso è stato quello di guidare il lavoro di coloro che, per passione o per necessità, volevano migliorare le proprie conoscenze e le proprie capacità sui fornelli, avendo però a propria disposizione gli strumenti di una normale cucina casalinga.

Un corso all’insegna di profumi inebrianti, di sapori meravigliosi, di tecniche semplici e ripetibili, di persone garbate e simpatiche, di un professore competente e gentilissimo lo chef Confessore, non solo perché è stato sempre chiaro ed esauriente nell’esposizione, ma soprattutto perché dotato di grande pazienza!

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Tra racconti di cucina, qualche citazione storico-gastronomica, la smentita di ogni convinzione culinaria avuta fino a quel momento, leccate di spatole e padelle, e tanto buon cibo abbiamo passato dieci serate molto interessanti, utili, ma soprattutto all’insegna delle risate.

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Abbiamo iniziato proprio dall’ABC, dai tagli, scoprendo che posizionare correttamente le dita per evitare di tagliarsi maneggiando un tranciante non è poi così semplice come dicono, che utilizzare lo spilucchino può rivelarsi sempre molto utile.

Abbiamo imparato la differenza tra taglio a brunoise e taglio alla julienne, che il trito di sedano, carota e cipolla è chiamato mirepoix. Abbiamo disossato una coscia di pollo, sbarbato, squamato, sfilettato e pulito un branzino, pulito chili di cozze e gamberi, pelato a vivo un pompelmo e preparato impasti per pasta fresca, gnocchi, brioche e babà.

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Abbiamo imparato a fare un fondo bruno e una bisque perfetta, un coulis di lamponi e una riduzione di aceto balsamico; abbiamo temperato e pettinato il cioccolato e preparato una sacher divina.

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Adesso sappiamo che un piatto per risultare di buon gradimento deve avere: sapore, colore, croccantezza e altezza.

Abbiamo scoperto che il forno a vapore è un elettrodomestico dalle cotture meravigliose, provato la cottura sottovuoto ed utilizzato l’abbattitore: io personalmente mi sono innamorata dell’abbattitore e mi chiedo perchè non ne facciano una versione casalinga!

Trenta ricette, tantissime tecniche e soprattutto mille segreti svelati: il più importante? Che dietro a qualsiasi movimento, a qualsiasi ingrediente mescolato con altri ingredienti si nasconde un mondo fatto di reagenti e reazioni che insieme contribuiscono alla riuscita di un capolavoro.

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Il mio attestato di fine corso

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