Corso di falegnameria: il banco

Da Carloferrari

Postato in: Restauro
Riprendono a settembre nel laboratorio di Arte del restauro i corsi di falegnameria a Milano e continuano gli articoli di introduzione agli attrezzi che non possono mancare in un laboratorio di restauro. Cominciamo con il banco di lavoro:
Il banco da lavoro è il centro di ogni bottega di falegnameria e restauro, sopra e intorno al banco si svolge la maggior parte del lavoro di un artigiano. Il banco fornisce un saldo piano d’appoggio grazie al peso della sua struttura e in più è normalmente dotato di almeno due morse con diverse funzioni per assicurare il pezzo che deve essere lavorato.

Nella sua forma più tipica il banco è formato da un tavolato di assi spesse alcuni centimetri, racchiuso ai quattro lati in un robusto telaio di travetti alti 10 cm o più. Il legno utilizzato è sempre un legno duro, rovere o olmo, e più di recente quasi sempre faggio. Il piano così formato ha dimensioni medie di 70-80 cm di larghezza per 150-200 cm di lunghezza, ed è sorretto da quattro gambe a sezione quadrata legate a pavimento da due traverse in funzione di piede.

Il primo tipo di morsa è la “morsa a carrello”, che trovi nell’angolo a destra del piano e ha una doppia funzione: si può stringere direttamente il pezzo di legno da lavorare tra il carrello e il piano, se è di dimensioni contenute; oppure i pezzi più grossi o le tavole le puoi stringere tra un fermo sul carrello (detto “cane”) e uno analogo fissato lungo il piano del banco, in uno dei fori appositi.


L’altra è la “morsa a banco”, una morsa che chiude una spessa tavola di legno (o un travetto) contro la parete frontale del banco. La usi soprattutto per fissare le tavole di costa, di solito per piallare il filo che in questo modo rimane verso l’alto; l’altro capo della tavola, se è molto lunga, viene appoggiato ad un perno lungo il fronte del piano, o al “garzone di legno”.

Alcuni modelli di banco hanno una scalanatura per riporre alcuni utensili senza avere ingombri sul piano, e quasi tutti hanno almeno un cassetto. Anche se avere un banco da falegname completo può facilitare il lavoro, a livello di hobbisti o di restauratori saltuari può essere sufficiente munirsi di un tavolo robusto col piano in legno e montargli sopra una comune morsa di ferro da officina.
In alternativa, in commercio ci sono morse apposite per la falegnameria da applicare al piano e che possono trasformare un normale tavolo in un banco da lavoro attrezzato.
Matteo Gandini
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Le immagini sono tratte dal libro: Tecnologia del Legno, Giuseppe Guidi, Casa editrice Marzocco Firenze 1951
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