Anche quest’anno parte il corso di Alta Formazione Logopaideia in "Tecniche e terapie del linguaggio e delle relazioni" con tanto entusiasmo e aspettative. Sicuramente da parte nostra che il corso lo teniamo, ma speriamo anche da parte di tutti quelli che vorranno partecipare e che, come nelle scorse edizioni, non lesineranno le domande, i dubbi, le esperienze e voglia di imparare e sperimentare.
Vogliamo cosi continuare a diffondere il Metodo Oralista Cognitivo secondo De Filippis insieme all'efficace unione con i saperi della pedagogia che tante soddisfazioni ci ha dato in questi anni.
Nel Metodo Logopaideia una delle componenti basilari per una buona riuscita della terapia è la relazione con la famiglia. Questa, infatti, deve essere informata e formata ad affrontare al meglio la terapia: non solo fornendole informazioni sul tipo di disturbo che si affronterà, ma fornendole materialmente gli strumenti per affrontarlo, nonché accompagnandole a risolvere quelle difficoltà e quelle problematiche che, seppur estranee all'oggetto strettamente logopedico, spesso rischiano di inficiare il buon esito della terapia.
Così, se il Metodo De Filippis ci fornisce gli strumenti necessari per il recupero del linguaggio e degli apprendimenti del soggetto in cura, la Pedagogia ci viene in soccorso per accompagnare, nel modo più adeguato, la famiglia (ma, come vedremo anche la scuola) nella gestione di questo percorso che non può che avere una natura sistemica il cui contributo di tutti diviene prezioso.
Per questo, nella prima parte del corso, ci concentreremo sulla fondamentale congiuntura che Linguaggio, Comunicazione e Relazione intrecciano nei rapporti umani e, come un loro uso strategico, sia fondamentale per accompagnare i processi di cura e riabilitazione. Apprenderemo, inoltre, le tecniche per una corretta gestione del primo incontro di osservazione e quelle più idonee per trasformare la famiglia e la scuola in protagonisti co-terapeuti del nostro intervento, per giungere, alla fine di questa prima sessione, a condividere alcune delle più efficaci tecniche di primo intervento su quelle disfunzioni famigliari che spesso limitano il percorso terapeutico.
Nella seconda parte del corso vi forniremo tutte le informazioni necessarie per il recupero della strumentazione per la terapia logopedica. Vi spiegheremo la rilevanza di utilizzare oggetti, e non figure, per la terapia e come la sequenza con cui li si propone ha un impatto non solo sulla capacità di costruzione di un input neuroarticolatorio, ma anche di un universo cognitivo sempre in espansione.
Utilizzeremo quegli stessi oggetti in sessioni pratiche in modo che potrete poi sperimentarli immediatamente riportando difficoltà, dubbi, e successi; ma vi mostreremo anche filmati di terapie affinché possiate meglio comprendere tecniche e strategie.
Sperimenteremo tutto il materiale partendo dall'impostazione dei fonemi, passando dai sacchetti degli oggetti, alle scritte per la lettura, alle carte figurate per la conversazione e l’arricchimento lessicale e morfosintattico, fino alluso della frase colore per la strutturazione della frase. Vedremo come affrontare i concetti matematici e come accompagnare il bambino alla prima elementare con solide basi per la lettura e la scrittura.
Confronteremo l'utilizzo di quegli stessi strumenti in diverse patologie del linguaggio e ne analizzeremo i vantaggi e gli svantaggi e impareremo a tararli sulle esigenze di ogni singolo paziente, perché il metodo è uno solo, ma i pazienti sono tanti e la terapia va calibrata e rifinita su ogni particolare paziente.
Il corso si svolge a Roma, vicino alla stazione Termini, dura 10 lezioni, raggruppate in 5 fine settimana, e dà diritto a 50 Crediti formativi ECM.
Noi siamo pronti a partire! E Voi?
Scarica qui la brochure per maggiori informazioni. Viviana Gaglione