I bambini hanno un’attitudine naturale e spontanea al vivere qui e ora, a godersi i momenti, a gioire delle attenzioni e delle piccole cose. Questa capacità piano piano si perde crescendo e accumulando stress, problemi, pensieri, preoccupazioni e giornate in cui vorremmo solo rintanarci sotto al piumone, arrenderci e fare un grosso ciao a tutto l’ambaradam. Sono le classiche giornate di emme in cui tutto ci sembra andare storto (e probabilmente ci va davvero per qualche ora eh) e ci sembra che non ci sia niente di buono intorno a noi. È quel mostro brutto e cattivo chiamato pessimismo che ci fa vedere tutto nero e senza speranza (ah come lo conosco bene a quello là!).
C’è però un esercizio che potrebbe fare bene a tutti noi: mamme stressate da bambini piccoli e sempre di corsa tra un’occhiaia e uno sbadiglio, laureati in cerca di lavoro che sembra più nascosto di Atlantide, insomma noi umani alle prese con le mille paturnie che ci offre ogni giornata. L’ho scoperto scoperto su Twitter qualche mese fa grazie ai post di Fraintesa sulle #3cosebelle e lo sto riscoprendo sempre sul web anche grazie ad esempio all’ultimo video di Machedavvero . Si tratta appunto del Gratitude journal, cioè un quaderno in cui annotare ogni giorno almeno 3 cose per cui siamo grati e che ci sono capitate durante la giornata.
Sembra una scemata e invece vi assicuro che non è affatto facile tanto che mesi fa avevo iniziato a farlo e poi un po’ per pigrizia un po’ per altro l’ho mollato là. Ma voglio riprovarci e provare a farlo davvero con costanza facendolo diventare una piacevole routine. Ogni giornata anche la più incasinata e stressante nasconde dei momenti piacevoli, delle piccole cose (ma dei giorni ce ne sono anche di grandi eh) che ci hanno fatto scappare un sorriso, fatto rilassare un attimo o almeno reso un po’ più lieve il momento. Può essere qualunque cosa: una telefonata ad un’amica, un messaggio inaspettato, una nuova serie tv avvincente che abbiamo scoperto, una maglietta carina ordinata su Zalando, un disegno buffo di nostro figlio che ci ha fatto sorridere e così via. Ognuno troverà i suoi 3 motivi di serenità piano piano sempre di più ogni giorno.
È un esercizio di consapevolezza e di mindfulness apparentemente semplice ma per niente scontato che ci aiuta a focalizzarci sul momento presente, ad allenare la positività e l’ottimismo liberandoli da quel brutto mostro nero di cui parlavamo prima e ad apprezzare quello che di bello già abbiamo ma che finiamo spesso per dare per ovvio e scontato (erroraccio che facciamo tutti).
E voi proverete a farlo? Ci proviamo? Scegliamo un quaderno carino e colorato e cominciamo!