Ma ci sono anche altre iniziative volte ad esempio a far sentire la propria voce ai membri del congresso degli USA. Ad ogni incontro della APS ci sono delle postazioni attrezzate con computer dove ogni partecipante puo’ mandare una email al proprio rappresentante al congresso chiedendo di sostenere la ricerca scientifica. La APS poi svolge un ruolo attivo di lobby nel fare pressione perche’ la ricerca fisica venga finanziata, informa i propri soci tutte le volte che viene discusso il bilancio federale USA per capire se ci saranno tagli o meno (ed invitare i soci a reagire nel caso), e svolge diverse attivita’ di divulgazione. Ad esempio di recente mi era arrivata una email dalla APS chiedendo donazioni per il programma PhysicsQuest che distribuisce gratuitamente alle scuole un pacco contenente diversi strumenti che possono essere usati per fare semplici esperimenti di Fisica per studenti delle scuole medie. Organizzano anche diverse iniziative di divulgazione scientifica e tra quelle che ho trovato piu’ simpatiche e’ stata la creazione di un fumetto con una supereroina dal nome Spectra.
Quando ero uno studente di dottorato in Italia e poi un postdoc in Germania, non avevo mai sentito parlare di nulla di simile in Europa. Quando dico agli americani che non avevo mai sentito parlare di una European Physical Society o che incontri come quello della APS in Europa non esistono, mi guardano decisamente stupiti. Come possono i Fisici in Europa far sentire la propria voce se non si comportano come una comunita’? Un’altra cosa che onestamente invidiavo di chi aveva fatto il PhD negli USA e’ che la APS riserva a tutti i suoi incontri dei momenti dedicati agli studenti di dottorato per aiutarli a costruire reti di conoscenze personali (networking) che possano poi aiutarli in futuro cosi’ come anche incontri con docenti che possano aiutarli a capire come crescere professionalmente. Per non menzionare poi la possibilita’ di incontri con l’industria privata sempre ben presente ai meeting della APS sia nel ruolo di venditori che nel ruolo di reclutatori di nuovi possibili dipendenti. Sono presenti ovviamente anche gli editori di diverse riviste che pubblicano articoli scientifici. Ci sono poi incontri riservati alle minoranza (ricercatrici per esempio) per discutere meglio dei problemi che si trovano ad affrontare nel cercare di fare carriera in un mondo che e’ ancora purtroppo dominato dagli uomini.
Per curiosita’ avevo provato a vedere se in Europa esistesse una European Physical Society e cercando con Google ne ho trovato il sito internet. Ma onestamente non ne avevo mai sentito parlare e nessuno che conoscessi (quando ero dottorando in Italia o postdoc in Germania) partecipava ad alcuna delle loro iniziative. Negli USA e’ considerato molto importante mandare i propri studenti ai meeting della APS perche’ sono un’occasione unica per vedere la comunita’ tutta insieme, farsi pubblicita’, e non solo (contatti con le industrie, membri della NSF, momenti di formazione,…).
La APS e’ comunque aperta anche a coloro che non lavorano negli USA. I due meeting grossi che organizzano ogni anno sono quello di Marzo e quello di Aprile. Puo’ essere una buona idea per chi lavora in Europa farci un salto. E’ anche un ottimo modo per pubblicizzare al meglio la propria ricerca (quanti europei ignorano la APS e poi si lamentano che gli americani li ignorano?). In piu’ la APS ha un comitato per le relazioni internazionali che si occupa proprio di incentivare i contatti fra i ricercatori USA e quelli degli altri paesi.
Sarebbe bello se anche a livello europeo ci fossero meeting come quelli della APS e con lo stesso livello di partecipazione. So che esistono anche societa’ a livello nazionale. Forse sarebbe il caso di cominciare noi ad iscriverci ad esse e farle “proprie”.