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Per evitare che questo maggiore coinvolgimento del lavoratore/lavoratrice nella vita professionale vada a discapito del tempo da dedicare alla famiglia, in diverse realtà aziendali si sta cercando di dare un equilibrio alla vita del Dipendente attraverso la Conciliazione Vita-Lavoro.
Ma in che cosa consiste la Conciliazione Vita-Lavoro?
La Commissione Europea la definisce in questi termini:
"L’introduzione di azioni sistemiche che prendono in considerazione le esigenze della famiglia, di congedi parentali, di soluzioni per la cura dei bambini e degli anziani, e lo sviluppo di un contesto e di un’organizzazione lavorativa tali da agevolare la conciliazione delle responsabilità lavorative e di quelle familiari per le donne e gli uomini".
In pratica si parla di tutti quelle azioni che vengono messe in atto dal Datore di lavoro a favore dei lavoratori e delle lavoratrici per facilitare l’armonizzazione delle attività quotidiane, sia in ambito lavorativo sia in quello personale o familiare.
In ambito aziendale possiamo classificare le misure di conciliazione vita lavoro dividendole in quattro principali aree di intervento:
- Sostegno alla flessibilità di orario comprensiva degli interventi che prevedono una riorganizzazione più elastica degli orari di lavoro
- Congedi parentali, familiari e formativi al cui interno sono presenti tutti gli interventi attuati per una corretta gestione delle assenze anche prolungate dal lavoro.
- Servizi per la conciliazione e la famiglia ovvero gli interventi volti alla creazione di un vero e proprio welfare aziendale.
- Innovazioni nella cultura di impresa in cui rientrano le misure che portano ad un cambiamento nel fare impresa.
Ma perché bisognerebbe sviluppare un programma di azioni di Conciliazione Vita-Lavoro per i dipendenti di un’azienda?
La Conciliazione Vita-Lavoro all’interno delle realtà aziendali può diventare un elemento di fondamentale importanza per la crescita delle stesse, producendo “benessere” tra i dipendenti e aumentando allo stesso tempo la loro produttività in azienda e la loro qualità di vita.
I vantaggi “sensibili” che si possono osservare in conseguenza di un miglioramento dell’equilibrio vita-lavoro dei Dipendenti possono essere molteplici, come ad esempio la riduzione di assenze per malattie, la fidelizzazione dei lavoratori, l’aumento della produttività e il miglioramento della motivazione e del benessere organizzativo.
È importante sottolineare che la realizzazione di un programma di azioni in merito alla conciliazione vita-lavoro quasi mai viene sviluppata in un contesto isolato; solitamente, invece, è parte integrante di un piano strutturato di Welfare Aziendale pianificato e sviluppato ad hoc in relazione al profilo aziendale e agli obiettivi gestionali e organizzativi che il management si prefigge.
Inoltre per pianificare al meglio un piano efficace di conciliazione Vita-Lavoro bisogna assolutamente tener conto di due fondamentali attività quali un piano di formazione e sensibilizzazione delle diverse funzioni aziendali e successivamente un’approfondita analisi dei bisogni della forza lavoro, necessario per avviare misure efficaci e che rispondano alle reali necessità registrate.