Il termine sembra derivare dal latino iuscellum che sta per "brodetto". In effetti questo termine richiama il metodo antico con cui veniva cotta 'A sciuscella cioè la carruba.
Se analizziamo l’albero delle sciuscelle, il Carrubo notiamo che si tratta di una "sempreverde", molto longeva. Infatti il Carrubo può vivere molti secoli secoli, ha un tronco robusto, grosso e tortuoso con corteccia ruvida, rossiccia o grigiastra e la sua bella chioma con foglie composte da 6-8 segmenti opposti.
Le carrube, legumi appiattiti di aspetto più o meno falciforme, crescono pendenti dai rami in gruppi di 3-6 o più. I semi noti come carati sono durissimi e venivano usati come unità di misura per l’oro e le pietre preziose. Dal punto di vista nutrizionale le sciuscelle hanno un elevato contenuto di zuccheri naturali, di proteine, di fibre, di vitamine A, D, B1, B2 e B3 e di diversi ed importanti minerali come calcio, magnesio, potassio...insomma sono un valido alimento nutritivo.
Oggi, infatti, questo importante frutto, quasi del tutto dimenticato, è venduto in maniera assai ridotta solo dai negozianti di mangimi zootecnici e nelle erboristerie.