Cos’è lo spirito?

Da Postpopuli @PostPopuli

di Simone Provenzano

Cos’è lo spirito?

Da pochi giorni è passata la giornata mondiale della gioventù. Evento cattolico che investe il mondo, per una settimana, con temi che riguardano lo spirito.

L’anima muove tutta la mole del mondo. Diceva il caro Virgilio.

Non è importante essere cattolici per compiacersi del fatto che il mondo si possa permettere momenti di riflessione su temi inerenti allo spirito. Poco importa se il Dio in questione appartiene ai cattolici piuttosto che ad un’altra confessione religiosa.

da parousia.it

Quello che importa è ricordarsi, riconoscere ed alimentare quella parte di noi legata allo spirito.

Badate bene che non è importante neanche che crediate o meno in una qualche divinità, quanto che crediate che al vostro interno esiste una parte che ha bisogno di cose sacre, che la riconosciate e che ogni tanto ve ne prendiate cura.

Scrivendo questo post ho scelto una strada difficile. Scrivere ciò che non si può esprimere razionalmente è davvero complicato. Vediamo dove riusciamo ad arrivare. Concedetemi pazienza.

Innanzitutto cerchiamo di capire che a me non me ne frega un accidente se te che stai leggendo sei credente/praticante di qualunque religione esistente su questo globo. Non mi interessa se sei cattolico, buddista o incantatore di serpenti. Qui non parlo di religione ma di spiritualità.

Ed è qui che la cosa si fa decisamente incasinata. Cos’è lo spirito?

Andiamo per esclusione: non è carne, quindi non è corpo. Non è mente, quindi non è pensiero.

Cosa rimane?

Rispondetevi da soli.

Quel che rimane è spirito.

Ora io sono qui solo per arrivare ad affermare che se ne riconosciamo l’esistenza, pur potendolo chiamare nei mille e più modi che preferite (anima, luce, energia, grande respiro, forza ecc…), possiamo anche riconoscere che ce ne dobbiamo occupare. Come si fa con il corpo, come si fa con la mente (mai abbastanza!) cosi è necessario per quello che qui ho deciso di chiamare spirito.

C’è bisogno di tempo, c’è bisogno di impegno.

Per dirla con le parole del bravo H. Hesse:

Nella nostra vita frettolosa, assordante, sono maledettamente poche le ore in cui l’anima può diventare cosciente di se stessa, in cui tace la vita dei sensi e quella dello spirito e l’anima sta senza veli davanti allo specchio dei ricordi e della coscienza.

Non è importante quale religione, non è importante quale rito. Né il nome con cui chiami il tuo Dio, né se pensi che Dio non esista.

Esistiamo noi.

E siamo fatti di corpo.

E siamo fatti di mente.

E siamo fatti di qualcosa di altro…

Prendiamoci cura di tutti e tre.

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