immagine presa dalla rete
Come ogni giorno, da quando la scuola è finita, la sveglia del cellulare suona e come ogni giorno io la spengo, lei suona e io la spengo, lei suona ancora e io ancora la spengo in una lotta all’ultimo respiro. Vince sempre lei maledizione e a me tocca d’alzarmi e ricominciare a fare quella serie di cose mai finite, noiosissime che mi toccano ogni giorno, che sia vacanza or not. Comunque sia un pizzico di tempo me lo prendo e attivo il wi-fi sul malefico apparecchio che mi ha svegliata; in pochi secondi suoni molesti a ripetizione mi indicano che è arrivata posta, messaggi su “uazzap” e aggiornamenti in fb. Scorro rapidamente le mails e mi deprimo all’istante: pubblicità, mail dei comitati di acqua luce e gas, inviti a partecipare ai meetup dai quali non posso più cancellarmi perché ho perso i dati di accesso, mail di ringraziamento per l’avvenuta festa di SEL finita un paio di giorni fa e notizie di politica locale che mi ricordano in che bel paese abitiamo. Decido di spegnere il cervello all’istante e di passare da fb a leggere le ultime interessantissime notizie. Oh cacchio gira più o meno nello stesso modo, politica, petizioni e pubblicità…eh va’ beh allora ditelo!
Facebook ti offre la possibilità di dar sfogo al represso istinto voyeristico andando a curiosare in casa d’altri senza essere visto, in casa di sconosciuti, amici, di amici e di amici di amici! Questi non sapranno mai di essere stati oggetto di riflessione di una blogger in una tranquilla mattina di Luglio, mai leggeranno e se dovessero farlo sono certa che non si riconoscerebbero. Questa mia certezza nasce dal fatto che la mia “riflessione” non è su una distinta persona ma sulla categoria ” sono giovane figa/o , sballo nei locali trendy ogni fine settimana e te lo mostro con delle foto stra-fighe in cui mostro lingua pericolosamente vicina a quella di un’amica, se sono donna, e mostro il tatuaggio tribalissimo, se sono maschio, e poi rido, rido rido…non c’ho un cazzo per cui ridere ma rido”
Mi sono messa a scorrere le foto di una giovane e bellissima donna, balza agli occhi immediatamente la costante nelle foto: il bicchiere pieno o la bottiglia di birra mostrati in camera come a voler brindare a qualcosa.Brindare. Ma a cosa? Forse al fatto che a vent’anni non hai un lavoro e che ogni probabilità mica lo troverai se Sant’Antonio dalla barba bianca non ti farà trovar quel che ti manca?
Capelli, trucco, accessori, nulla lasciato al caso. Mi chiedo, donna, se ci pensi mai che un giorno probabilmente ti sveglierai con un uomo che poco poco avrà una “fiatella” da far risvegliare un cadavere, che i tuoi capelli conterranno vomitino di poppante e che al risveglio precipiterai nella terribile realtà del ” cazzo non è così che mi immaginavo la mia vita”…non che sia giusto eh, ma è così che accade, la vita può essere una pure una festa ma c’è anche dell’altro e se fino ai trent’anni avrai fatto foto con la lingua fuori, il bicchiere pieno e la tetta a vista forse quel che troverai ad attenderti sarà un bel trauma.