Non che quell'anello se ne stia sotto le assi del pavimento ad infliggermi tormenti psicologici come un cuore rivelatore di Poe, ma sinceramente: che me lo tengo a fare?
Sono passati anni e anni, perdiana, e non mi sembra giusto continuare a tenerlo (visto che il legittimo proprietario non lo ha reclamato a suo tempo ed io me ne guardo bene dal risvegliare il can che dorme) per una serie di motivi:
a) Tenerlo potrebbe significare, ad occhi inesperti, che io mantenga un qualche legame affettivo con quell'oggetto, cosa che non è.Quindi, che fare?
b) In ogni caso non lo metterei mai semplicemente perchè non mi va di metterlo.
c) L'anello non servirà nemmeno quando sarò vecchia e ripercorrerò, con dei nipotini straziati dai miei racconti pizzosi, il viale dei ricordi.
d) Non mi va di tenere o mettere quell'anello. Punto.
e) E' inutile tenere in casa qualcosa che non serve, non viene utilizzato e rimane in un cassetto a prendere polvere.
Anche se è crudele e probabilmente anche da stronza patentata dirlo, non sento alcun legame con quell'oggetto e con chi me lo regalò, tuttavia... Tuttavia, di solito, le persone normali che per motivi "X" non si restituiscono un anello, che cavolo se ne fanno?
Restituirlo è fuori discussione. Non parlo con colui che me lo regalò da oltre cinque anni e non ho intenzione di ricominciare a farlo. So di ragazze che hanno ottimi rapporti con gli ex e che ci vanno pure a prendere l'aperitivo. Ecco: io non sono una di quelle ragazze.
Venderlo? Ci sto pensando seriamente.
Però se lo vendo deve essere per una giusta causa. O no? Cioè, voglio dire, comunque per un periodo quell'anello è stato importante, per cui mi sentirei veramente ma veramente stronza ad entrare nel primo negozio che acquista oro usato e venderlo per un paio di sandaletti nuovi. Oppure si può fare? O meglio: sarei una persona poi così orribile se lo facessi?
Mi passa anche per la testa l'idea di venderlo, ma per una giusta causa, per compiere un gesto nobile. D'accordo, ma quale? Quell'anello non vale abbastanza per adottare un bambino a distanza e non so davvero quale giusta causa potrei sposare.
Beneficenza? A nessuno, nel momento del bisogno, serve un anello.
Semplicemente potrei buttarlo nel fiume, ma non so perchè non mi va di farlo. E non mi riferisco al valore commerciale dell'oggetto.
Mi sento in una situazione complicata, nella quale qualsiasi cosa facessi sarebbe sia giusta che sbagliata al tempo stesso. Non giusta o sbagliata nei confronti di una persona terza, ma giusta e sbagliata nei confronti miei e di ciò che un tempo ero, anche se ora come ora mi pare di aver vissuto una vita parallela, come un film.
Forse dovrei solo prendere atto di questo e, dal momento che qualsiasi cosa io faccia di questo anello sarebbe anche sbagliata, fare semplicemente la scelta più comoda, ovvero entrare nel primo negozio che acquista oro usato ed investire il ricavato in qualsiasi altra cosa, magari utilizzarlo per pagare una bolletta, senza tante paranoie inutili.
Si accettano idee.
La Redazione