Lo posto seguendo il filo dei miei ragionamenti sul Grande Vuoto (o Grande Rincoglionimento) di quest'epoca grigia, triste e tragica. Suggerisco agli amici di evitare parole inutili e inflazionate sul web, quali: stronzi, merda, impiccateli, etc. Lo suggerisco perché lo sfogo non è solo inutile. E' anche dannoso. Perché ci consola facendoci pensare di aver fatto la nostra parte. Invece non dovremmo cercare sfogo o consolazione, ma solo impegno, minimo. quotidiano e coerente. Allora facciamo in modo che arrivi un messaggio-consiglio chiaro ai genitori dei bulli che incatenano il disabile e gli orinano addosso. Pensateci dieci, cento, mille volte prima di dire: "E' stata una ragazzata", "Mio figlio si è lasciato coinvolgere" e balle simili. Se direte parole così non sarà perché amate i vostri figli, ma perché vi sentite colpevoli. E pensate di minimizzare le vostre responsabilità minimizzando le loro. Questo vale per quei genitori e per tutti i genitori. Poi cominciamo a proporre altre cose. Una "buona scuola" che sia buona davvero. E presidi psico-pedagogici a scuola e nel territorio, con operatori veri che sappiano parlare ad adolescenti e genitori. E soprattutto l'impegno quotidiano con una cultura capace di ridicolizzare il piacere malato della prevaricazione e rispondere con progetti di vere avventure al Grande Vuoto che oggi ti fa schernire il disabile, domani lanciare sassi dal cavalcavia e infine convertirsi alle castronerie assassine del Califfato. P.S. Il carcere probabilmente è inutile. Anni di lavoro socialmente utile e risarcitorio, insieme ad un prelievo a vita sui futuri emolumenti sarebbero meglio. Pensiamoci. http://www.leccenews24.it/…/bullismo-accanito-contro-un-min…
Lo posto seguendo il filo dei miei ragionamenti sul Grande Vuoto (o Grande Rincoglionimento) di quest'epoca grigia, triste e tragica. Suggerisco agli amici di evitare parole inutili e inflazionate sul web, quali: stronzi, merda, impiccateli, etc. Lo suggerisco perché lo sfogo non è solo inutile. E' anche dannoso. Perché ci consola facendoci pensare di aver fatto la nostra parte. Invece non dovremmo cercare sfogo o consolazione, ma solo impegno, minimo. quotidiano e coerente. Allora facciamo in modo che arrivi un messaggio-consiglio chiaro ai genitori dei bulli che incatenano il disabile e gli orinano addosso. Pensateci dieci, cento, mille volte prima di dire: "E' stata una ragazzata", "Mio figlio si è lasciato coinvolgere" e balle simili. Se direte parole così non sarà perché amate i vostri figli, ma perché vi sentite colpevoli. E pensate di minimizzare le vostre responsabilità minimizzando le loro. Questo vale per quei genitori e per tutti i genitori. Poi cominciamo a proporre altre cose. Una "buona scuola" che sia buona davvero. E presidi psico-pedagogici a scuola e nel territorio, con operatori veri che sappiano parlare ad adolescenti e genitori. E soprattutto l'impegno quotidiano con una cultura capace di ridicolizzare il piacere malato della prevaricazione e rispondere con progetti di vere avventure al Grande Vuoto che oggi ti fa schernire il disabile, domani lanciare sassi dal cavalcavia e infine convertirsi alle castronerie assassine del Califfato. P.S. Il carcere probabilmente è inutile. Anni di lavoro socialmente utile e risarcitorio, insieme ad un prelievo a vita sui futuri emolumenti sarebbero meglio. Pensiamoci. http://www.leccenews24.it/…/bullismo-accanito-contro-un-min…