Cosa mi ha fatto Putin di male?

Creato il 01 ottobre 2011 da Kris @zinfok


Negli ultimi giorni si è parlato di Putin. Una mia amica ha detto: "Perché tutti se la prendono a cuore? E' Putin, è disgustoso. Ma a me personalmente non ha fatto nulla di male, a te pure. E dalla sporcizia mi sono già allontanata in una emigrazione interiore".
Io, come tutti gli altri, sono stanco di queste discussione e di non saper rispondere. Anche se  non sono completamente d'accordo con la mia amica. Putin mi ha fatto personalmente molto male. Cercherò di essere più chiaro.
Ecco che il numero dei poveri nel paese si è dimezzato, i salari medi sono aumentati sei volte. Anche il mio è cresciuto. Ma qualè punto?
Putin mi ha privato della possibilità di costruire dei seri piani futuri. Quando è chiaro a tutti che è in atto una stagnazione e, peggio ancora, quasi tutto può crollare da un momento all'altro, è difficile impegnarsi in pianificazione a lungo termine. Ad esempio, una carriera. Perché voglio una carriera in Russia, come può realizzarsi? Solo perché mi danno un nuovo lavoro se perdo quello precedente? Dove posso crescere come pubblicista e scrivere di questioni socio-politiche? Onestamente, questa non è la migliore professione nella Russia di Putin. Non sto parlando di ciò che per un gran numero di miei amici, se non è la carriera, i piani futuri sono trasferirsi all'estero. Una reale emigrazione, non interiore. E 'difficile vivere in un paese che è privo di speranze. O meglio, dove le speranze di cambiamento sono associati solo alla crisi economica, e al fatto che i nazionalisti sembrano essere diventati la vera alternativa al potere, simile ma più grande. 
Putin mi ha preso gli ultimi resti del senso di sicurezza. Nei primi anni del XXI secolo la polizia, per esempio, aveva almeno ancora paura di qualcosa. Ai poliziotti si poteva dire: "Non ne avete il diritto" - e se loro non lo avevano, smettevano di importunarti. Ho 41 anni, e non oso uscire di casa senza un passaporto: ho i capelli scuri, un viso sospetto. Mi hanno fermato così spesso (ad essere onesti: non è il risultato della Russia di Putin, anche sotto Eltsin era così) che devo essere sempre pronto. E ogni volta che esco di casa a piedi, faccio una scelta: una piccola umiliazione garantita quando metto il mio passaporto in tasca, o una possibile ma non sicura, grandissima umiliazione quando mi chiedono i documenti, ma non li ho. E se per tre volte non ne avessero il diritto, sarà peggio per me, non per loro. Scelgo il male minore e penso sia come prendere un ombrello quando il cielo è nuvoloso. E' molto estenuante.
Tutto ciò che Putin fa, invade il mio senso di dignità. Per proteggerla, dobbiamo trovare sempre una via d'uscita, elaborare alcune strategie per la sua conservazione. Nei regimi totalitari ciò funziona in tutti gli ambiti, in terribile e inevitabili forme. Proprio di recente, ho letto da qualche parte su il saluto nazista: in Germania, "Heil Hitler" ha sostituito "ciao" e lo stringi-mano, anche nella sfera privata; il semplice salutarsi in modo usuale è diventato la fronda, sebbene il solito salutarsi non fu vietato. Stringersi la mano quando ci si incontrava era pericoloso. Ecco che le persone hanno anche trovato un "piccolo compromesso" con la coscienza, e questo ha corroso la coscienza. E anche noi abbiamo, durante la vita, milioni di piccoli, non terribili, ma costruiti compromessi. Con la corruzione della vita quotidiana, con il televisore spento, la subordinazione delle procedure burocratiche inutili e umilianti. Con il passaporto in tasca.
Ancora sulla sicurezza. Ora nessuno mi tocca. Ma so che se qualcuno vuole demolire la casa in cui vivo, non avrò la possibilità di difendermi. Oppure se arriva una notizia su svariate azioni militari. Se un poliziotto o un funzionario mi tamponano e distruggono la loro e la mia macchina, la colpa sarà mia. Se capito nel momento sbagliato, allora mi possono mettere dentro in qualsiasi momento con qualsiasi motivazione, solo per divertimento, senza alcuna prova: hanno messo dentro un uomo per 13 anni per aver violentato sua figlia, un reato che non ha commesso. Ognuno di noi può capitare sotto mano di qualsiasi autorità - e troveranno degli "spermatozoi nelle urine" o che "insultate l'onore e la dignità". Qualcosa si troverà. E nulla può essere d'aiuto: né la completa assenza di colpa, né un po di rumore sulla stampa, né un alto status sociale. Il caso dell'azienda Yukos è iniziato, e si è concluso con 13 anni per una persona a caso che non ha fatto del male a nessuno, e da cui non volevano niente. Nel paese hanno finito le regole gioco. Quali "marce di dissenso"? Ora non capisco cosa si può o non si può fare affinché non ti succeda niente. Se riesci a dimenticare tutto cio, lo fai solo per la salute mentale. Ed è un contributo diretto di Putin.
Molti di noi hanno buttato via il televisore, perché se è accidentalmente acceso, incluso nel momento sbagliato, è possibile immergersi nel flusso di stronzate, bugie e propaganda. La TV è avvelenata, e per questo la abbiamo abbandonata. Ma non perché siamo contrari in linea di principio alla televisione, ma perché è più facile. Si può vivere senza televisione. E proprio come se fossimo sempre più scollegati dal paese.  La pubblica umiliazione di Medvedev al congresso di "Russia Unita", è stata una umiliazione per tutti i cittadini. Quattro anni hanno cercato di convincere tutto il paese che questa persona doveva essere rispettata. C'è da avere vergogna a guardare la stampa estera: scrivono su Putinland e su l'ex paese dignitoso che si comporta come un ducato minuscolo. La vergogna che Putin ha portato alla Russia - è anche la mia vergogna. E quando per un senso di auto-conservazione non presti attenzione a tuto ciò, allora questo è l'emigrazione interiore, e ti sembrerà che la Russia con Putin, il Venezuela con Chavez, l'Iran di Ahmadinejad siano uguali. Gli inglesi, quando Blair decise di entrare in guerra contro Iraq, manifestarono in centinaia di migliaia con cartelli con su scritto "Not in my name", affinchè fosse ribadito l'imbarazzo per il paese. E poi non è stato rieletto dal Partito Laburista, anche se le nuove autorità non sono migliori. E a noi che rimane? O vivere con la vergogna costante per il paese, o allontanarsi internamenteda esso.
Penso che questo sia sufficiente per considerare Putin mio nemico personale.
[articolo di Nikolaj Klimenjuk da Snob.ru]