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Cosa penso delle violenze nella Manifestazione di ieri

Da Strippi

Cosa penso delle violenze nella Manifestazione di ieri                                                                               Foto tratta da Blitzquotidiano.it
Ho dovuto far passare un pò di tempo prima di scrivere.
Troppa era la rabbia per poter scrivere in maniera serena.
Qualunque atto violento o che vada contro la legge è da condannare senza se e senza ma.
La parola chiave è qualunque.
Si, perchè se è vero che i ragazzi hanno sbagliato a danneggiare le vetrine, ad aggredire i poliziotti, a lanciare sassi... hanno sbagliato anche tutti quei poliziotti che si sono macchiati di inutile violenza.
Le immagini valgono più di mille parole.
Perchè tutte quelle manganellate gratuite?
Una persona in stato di fermo è sotto la responsabilità del corpo di polizia che ne deve garantire l'incolumità.
In che modo le manganellate sulle gambe o sulla nuca garantiscono la mia incolumità?
Numerosi sono stati i fermati tra i ragazzi e per qualche decina si è proceduto a formulare un capo d'imputazione.
Giusti, anzi giustissimo.
Ma perchè nessun poliziotto è stato indagato? La violenza, se porti una divisa, diventa legale?
Il numero identificativo visibile sul casco è una priorità che va affrontata ora.
Basta divise senza un volto, carnefici senza faccia, nascosti dietro un casco che ne garantisce la pressochè totale impunità.
Sono stufo di sentir dire che dentro ai corpi c'è "solo qualche mela marcia" e poi ad ogni manifestazione, ad ogni sciopero vedo sempre le stesse immagini, si vede che il marciume si sta diffondendo a macchia d'olio.
Ho sentito dire che la violenza era voluta, preparata, studiata, per il solo fatto che i ragazzi avevano i caschi in testa e degli scudi per ripararsi dai colpi.
Devo essere sincero anche io metterei il casco per andare a manifestare il mio dissenso.
E sapete perchè?
Perchè ho paura, ho paura della polizia.
Che è quanto di più triste può accadere in uno stato democratico.
I signori poliziotti devono svegliarsi, devono rendersi conto che quelle persone erano in piazza anche per loro, per difendere anche i loro diritti.
Che tra quei manifestanti poteva esserci loro figlio (o un amico del figlio, più probabile) che voleva gridare la sua rabbia vedendo il futuro tingersi dei colori della povertà perpetua.
Che il manganello, la forza, la violenza, non è mai la soluzione (vale per entrambe le parti) semmai è il problema.
La polizia non ha fatto bene il suo lavoro, come ha detto il ministro Cancellieri.
Se avessero fatto bene il loro lavoro, si sarebbero girati e avrebbero aperto il corteo degli studenti, manifestando insieme a loro,  fianco a fianco, contro un cerchio chiuso e sordo che sta devastando il futuro di questo paese.
Massima solidarietà a chi, ovunque sia, sta lottando.
Comunque la pensiate scendete in piazza e non arrendetevi

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