Cosa può guadagnare l’Italia dalla nomina della Mogherini

Creato il 01 settembre 2014 da Propostalavoro @propostalavoro

Contare in Europa o lasciare che l’Europa faccia i conti in casa nostra? Fino ad ora ha prevalso la seconda linea e stare in Europa per noi ha significato politiche di austerity che hanno prodotto euroscetticismo e sacrifici per i contribuenti. Ma in Europa ci siamo e più che pensare a come tirarcene fuori, forse è più utile e produttivo cominciare a provare a contare un po’ più di prima.

La nomina di Federica Mogherini ad Alto rappresentante dell’Unione per la politica estera e di sicurezza comune (Pesc), rappresenta prima di tutto una vittoria e una grande opportunità per il nostro Paese. Si può certo alimentare la polemica politica (come per altro si sta facendo già), ma resta un dato oggettivo: quello di un nome italiano che può contare nella leadership europea e in un momento in cui l’Italia si trova a dover affrontare alcune questioni cruciali che meritano, ormai da anni, di essere affrontate come politiche comunitarie. Pensiamo alle politiche migratorie, mai come quest’anno si necessita di un’azione condivisa e di una vera collaborazione alla pari tra gli Stati membri in termini di mezzi e risorse messe in campo.

Ma cominciare a contare in Europa non basta se l’Italia e le Regioni non riusciranno a coglierne l’opportunità. In questi anni le politiche comunitarie sono spesso state vanificate dalla cattiva gestione da parte delle Regioni (non tutte e non sempre) dei fondi e del loro processo di attuazione a livello locale. Il rischio che possa tradursi tutto nel solito pasticcio all’italiana c’è ed è su questo che bisognerà lavorare. Ad esempio, se si dovesse riuscire ad ottenere un maggiore coinvolgimento a livello europeo nella gestione delle politiche migratorie e l’Italia dovesse dimostrarsi carente nei processi di accoglienza avremmo ancora una volta sprecato un’occasione.

Se, invece, si riuscirà ad instaurare un processo virtuoso fatto di leadership a livello europeo e corretta attuazione delle politiche comunitarie a livello nazionale e locale, il nostro Paese non avrà che da guadagnarci. 

Alessia Gervasi


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