Scrive così Amsicora:
“Compagni ed amici, oggi voglio fare un gioco con voi, porvi una domanda, a cui voi potete rispondere anche solo mentalmente entro le 18,30. Se volete, potete, girarla a vostra moglie o alla vostra compagna, se ne avete, o ad un amico o anche ad un collega di lavoro. Perché?
Per avere conferma o smentita di quanto voi avete pensato, per vedere se il vostro convincimento è ragionevole o no.
Antefatto. Questo pomeriggio è convocato il Consiglio di Amministrazione del Teatro lirico di Cagliari con all’ordine del giorno le determinazioni conseguenti alle sentenze del Tar che hanno annullato la nomina della Crivellenti a sovrintendente e quella di Cabras al CDA. Quest’ultima decisione ha fatto rivivere la nomina di Baggiani, che Massimino aveva illegittimamente (parola del Tar) revocato. Il nostro Sindaco-Presidente lo ha convocato non sua sponte, come doveva, ma perché richiesto, secondo statuto da tre componenti il CDA e costretto dalla Presidente del Collegio dei sindaci.
Massimo ha due alternative.
La prima: Tenere la seduta alla presenza di Baggiani e deliberare di dare attuazione alla sentenza del Tar, riprendendo la procedura di selezione del nuovo sovrintendente, esaminando le 44 manifestazioni d’interesse presentate, formando la lista degli idonei e fra questi, motivatamente, sceglierne uno: quello che appare più idoneo a ricoprire l’incarico in questo delicato momento per il Teatro e i dipendenti.
Nell’ambito di questa discussione ci sono poi due alternative. Esaurito l’esame, il CDA può ritenere che nessuno sia idoneo. Ipotesi però solo teorica, posto che fra gli aspiranti con regolare domanda ci sono persone che hanno diretto i maggiori teatri lirici italiani, dal Regio di Parma alla Scala di Milano. L’altra possibilità è che il CDA revochi motivatamente la procedura decisa nel giugno del 2012 e opti per una diversa modalità di scelta. Tutt’e tre queste opzioni si muovono nell’alveo di quanto stabilito nella sentenza del Tar e sono compatibili con essa.
La seconda soluzione. Massimo non si presenta alla riunione (se la dà a gambe, come ha fatto l’altroieri quando non si è presentato in Consiglio comunale per rispondere alle interpellanze e alle interrogazioni). Oppure, da volpe quale è, non scappa, ma, con mossa astuta, fa andare deserta la seduta. Indizi: si sono dimessi in contemporanea l’Avv. Cincotti e l’Avv. Arru, che nelle sedute annullate dal Tar dell’ottobre 2012 avevano tenuto bordone al Sindaco-Presidente. Contestualità delle dimissioni casuale o concordata e preordinata? Sono in carica ora 4 membri del CDA, Massimo compreso, nonché un quinto, Baggiani, la cui nomina è stata resuscitata dal Tar con l’annullamento di quella dell’amico del Sindaco, Cabras. La sentenza è sostanzialmente autoesecutiva e dunque Baggiani può (anzi, deve) entrare subito in carica, ma Massimo crea problemi formali e ritiene la seduta invalida per mancanza del numero legale (cinque).
Dopo l’improduttività della seduta, il Sindaco-Presidente scrive (o riscrive al Ministero), invocando lo scioglimento del CDA per impossibilità di funzionamento e chiedendo il commissariamento del CDA e, caso unico o quasi nella storia amministrativa, di se stesso! Con quale obiettivo? Far sì che il Ministro dei beni culturali faccia come quello delle Infrastrutture Lupi, riadotti la nomina annullata dal Giudice amministrativo!
Questo il quesito con le alternative principali. Vi do però qualche altro elemento per aiutarvi nella risposta. La scelta della prima soluzione comprova che la Crivellenti è stata occasionalmente presentata a Massimo da Claudio Fava, dirigente di SEL e stimato intellettuale, senza alcuna pressione per la nomina, avvenuta solo per una scelta “culturale” (si fa per dire!) del Sindaco-Presidente. D’altronde, fra i 44 aspiranti con regolare domanda ci sarà pure una persona seria e all’altezza! Perché violare una procedura decisa col consenso di Massimo?
La seconda soluzione, invece, poggia sul Ministero dove sta quel tal dr. Nastasi, di cui Letta-zio è stato testimone di nozze in quel di Filicudi. Quel Nastasi ha sempre dato sponda al nostro Massimo nelle delibere annullate dal Tar. Quel Gianni Letta che – non in una dichiarazione estemporanea, ma davanti al PM Pilia, stando alla stampa regionale – il vecchio sovrintendente Pietrantonio ha dichiarato avergli segnalato la Crivellenti per un incarico nel Teatro di Cagliari e che lui ritenne di poter assecondare nominandola soltanto addetta-precaria alla biglietteria.”