Cosa sappiamo realmente sulla crocifissione di Gesù?

Creato il 28 giugno 2010 da Zonwu

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Cosa sappiamo realmente sulla crocifissione di Gesù? - seconda parte Secondo Gunnar Samuelsson, teologo della Göteborg University, autore di una tesi di 400 pagine sulla crocifissione di Gesù, la leggenda dell'esecuzione di Cristo è basata soprattutto sulla tradizione della Chiesta Cristiana e sulle illustrazioni artistiche, piuttosto che sui testi antichi.
Samuelsson sostiene che la Bibbia sia stata mal interpretata e che non riporti alcun riferimento esplicito sull'utilizzo di chiodi o di crocifissione. Secondo il ricercatore, la Bibbia riporta solo il fatto che Gesù sia stato trafitto ad uno "staurus" sul Calvario, il che non è un riferimento esplicito ad una croce, ma probabilmente ad un palo.
"Il problema è che le descrizioni della crocifissione sono notevolmente assenti nella letteratura antica" afferma Samuelsson. "La fonte dove ci si aspetta di trovare conferme sulla tradizione non dice nulla".
La letteratura antica greca, latina ed ebraica dal primo secolo dopo Cristo descrive un arsenale di punizioni per sospensione, ma non cita "croci" o "crocifissione". "Di conseguenza, la comprensione contemporanea della crocifissione come punizione è seriamente in discussione".
Samuelsson continua dicendo che "Quello che risulta ancora più contradditorio è che lo stesso si può concludere per la crocefissione di Gesù. Il Nuovo Testamento non dice quello che ci piace credere".
Secondo Samuelsson, le prove che Gesù fu realmente crocifisso attraverso chiodi su una croce sono molto rare, sia nella letteratura pre-cristiana sia in quella extra-biblica, ed anche nella Bibbia stessa.
Samuelsson, che tutto è tranne che un ateo, ammette che le sue dichiarazioni sono così vicine al cuore della sua fede di cristiano praticante da comprendere che sia facile reagire emotivamente invece che logicamente.
Alla questione che pone sulla crocifissione si aggiunge anche quella della mancanza di fonti che parlino di come Gesù sia stato attaccato allo "staurus". "Questo è il cuore del problema" spiega Samuelsson. "Nei testi della Passione non c'è alcuna informazione esatta, come noi cristiani vogliamo credere. Se si cercano i testi che rappresentano l'azione di inchiodare una persona ad una croce, non se ne troveranno".
Uno dei punti di discussione è il termine latino utilizzato per definire la crocefissione. Il termine "crux" non si riferisce automaticamente ad una croce, mentre il termine "patibulum" viene generalmente utilizzato per la crocifissione. Senza contare che entrambi i termini sono utilizzati con diversi significati.
"Che un uomo di nome Gesù sia esistito è ben documentato. Ha lasciato un bel po' di impronte nella letteratura del tempo. Credo che l'uomo in questione sia il figlio di Dio. Il mio suggerimento è che i cristiani non dovrebbero rigettare o dubitare dei testi biblici, ma che dovremmo leggere il testo così com'è, non come pensiamo o vogliamo che sia. Dovremmo leggerlo riga per riga, non fra le righe. Il testo della Bibbia è sufficiente. Non abbiamo bisogno di aggiungere nulla".
Jesus did not die on cross, says scholar
What do we really know about the crucifixion of Jesus?
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