Cosa succede al turismo italiano?

Da Marimoreno @morenomari

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una crisi del turismo italiano con una ridistribuzione della clientela e un fallimento di tour operatorche ormai erano dei leader di questo settore da anni. Ma cosa è successo al mondo dei villaggi?
Negli ultimi 15 anni il villaggio turistico è stato sdoganato a tutti i tipi di ospiti, vi ricordate quando la gente diceva “In villaggio non ci andrò mai perchè ci sono gli animatori..” questa vecchia leggenda è stata stravolta dai tour operator che hanno cambiato il tipo di prodotto offerto, adesso il villaggio non è più un parco divertimenti solo per i giovani, ma una soluzione adatta a tutti con un ottima qualità/prezzo.

In questa rivoluzione del turismo Italiano Il reparto che ci ha rimesso di più è stata l’animazione, per poter competere con i “nuovi” prezzi del mercato l’animazione è stata terribilmente ridimensionata, in questi ultimi anni sono quasi completamente spariti i villaggioni con 50/100 animatori ei tour operator storici che hanno sempre puntato sull’animazione come Valtur e Ventaclub si sono visti “fregare” clienti da piccoli e nuovi tour operator che hanno offerto prodotti differenti, ma aggressivi.L’ultima crisi mondiale ha dato il colpo di grazia al nostro turismo, i tour operator che non sono riusciti ad “aggiornarsi” sono falliti, per ultimo Ventaglio, il tour operator leader in Italia negli ultimi 15 anni.

Ma cosa succederà adesso?

Per prima cosa dobbiamo prendere atto che con l’avvento di internet il cliente è decisamente più forte e protetto, prima un problema in un villaggio rimaneva all’interno o aveva poco risalto, adesso con i forum, blog, facebook etc. il villaggio non può più sbagliare niente e di conseguenza la qualità della vacanza sarà sempre migliore.
Per quanto riguarda i prezzi invece sono un pò perpelsso, questa corsa al pricing più aggressivo non può portare niente di buono, il cliente medio non ha coscienza del prezzo della vacanza e tutte queste offerte che vediamo in continuazione svalutano terribilmente il prodotto. Molte delle super-offerte che vediamo in giro sono pacchetti vacanza che il tour operator vende sottocosto, non vorrei soffermarmi su questa parte noiosa sui prezzi, ma vi basta pensare che i posti in aereo per offrire un pacchetto competitivo devono essere acquistati dal tour operator in largo anticipo. Se questi posti non vengono venduti rimangono vuoti e quindi il tour operator gli vende a prezzi stracciati o offre pacchetti vacanza dove ci rimette, ma riesce comunque a coprirsi qualche spesa.

L’utente finale quindi è completamente ignaro del vero prezzo della vacanza e vorrebbe quello che vorrebbero tutti, SPENDERE POCO E STARE BENE! Quando viene acquistata una Lada nessuno si aspetta le prestazioni di una BMW, ma in vacanza si…

In questa giungla dove per poter fare un prezzo conveniente servono i numeri (e si viene trattati come numeri), potrebbe uscirne vincente l’idea di vacanza personalizzata, con internet abbiamo già i mezzi a disposizione e chi vuole uscire dal gruppo può (spendendo sicuramente di più) e crearsi una vacanza ad hoc.

Il villaggio ormai non è più di moda, i giovani stanno sparendo e la clientela è formata prevalentemente da Famiglie in estate ed anziani in inverno, rimangono gli animatori che sono tutt’ora il cuore della vacanza, ma anche l’animazione sta peggiorando… ormai tutti fanno sempre le stesse cose e i villeggianti più accaniti rimpiangono i tempi passati.

Secondo me tra qualche anno sparirà anche il termine villaggio, le scelte in agenzia saranno 2, la vacanza comune dove si spende poco, ma veniamo trattati come numeri e la vacanza personalizzata dove saremo seguiti in percorsi unici ed originali….


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