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Cose assurde a Prati. Il Primo Municipio fa partire i lavori per rivoluzionare le strade: più ciclabili? Più preferenziali? Marciapiedi larghi? No, più maghine in mezzo alla strada

Creato il 16 luglio 2013 da Romafaschifo
Cose assurde a Prati. Il Primo Municipio fa partire i lavori per rivoluzionare le strade: più ciclabili? Più preferenziali? Marciapiedi larghi? No, più maghine in mezzo alla strada Assurdo quello che sta succedendo a Prati di cui oggi ha dato notizia il quotidiano Repubblica pubblicando un comunicato stampa. Il Primo Municipio avrebbe dato il via a dei lavori volti ad aumentare di circa 300 posti auto la disponibilità sulla pubblica strada e ad aumentare la velocità di scorrimento delle autovetture. Cosa sia capitato nelle testoline degli amministratori del Primo Municipio non è dato sapersi (la Sabrina Alfonsi decanta sulla sua pagina Facebook, sulla quale vi invitiamo a intervenire, il provvedimento parlando di un miglioramento della vivibilità e alcuni residenti le danno ragione perché servono-i-posti-maghina-che-nun-ce-stanno), sta di fatto che quello che qui viene fatto è esattamente il contrario di quel che si fa in tutto l'occidente evoluto. Tutte le città del mondo cercano strade per moderare la velocità delle vetture, non per "velocizzare i flussi"; tutte le città del mondo se mancano posti auto in strada puntano a diminuire le auto, non a aumentare i posti. Vedete questa foto qua sopra? E' Via Virgilio: voi ve la immaginate con marciapiedi più larghi, come un bel boulevard con magari due file di alberi e tavolini? Voi ve la immaginate con due ciclabili ai lati? Voi ve la immaginate con una preferenziale o magari una tramvia? Beh siete proprio scemi: maghine, maghine, soltanto maghine. Il Primo Municipio ha deciso di trasformare questa e tante altre strade mettendole a senso unico e nello spazio risparmiato: maghine a spina da tutte e due le parti. Uno scempio assurdo e privo di logica: 300 posti auto in più. Trecento nuove auto che verranno attirate nel quadrante? Trecento nuove famiglie che torneranno all'auto magari dopo averla venduta? Trecento nuove persone che si sentiranno in diritto di comprare la seconda auto invece di farne a meno? Il tutto nel quartiere meglio collegato della città? No, non è possibile, ci deve essere qualcosa che non torna. Eppure non solo noi ma anche tutte le associazioni di ciclisti si sono immediatamente imbufalite. Ecco i loro comunicati qui sotto. Alla Sabrina Alfonsi diciamo una cosa sola: prendere i voti per fare delle cose e poi fare le cose che ti saresti aspettato dalla parte politica opposta (questo è il tipico provvedimento à la Sergio Marchi) è una aberrante frode agli elettori. Speriamo davvero che i lavori, per come sono stati descritti, vengano smentiti e che, a Prati, nello spazio recuperato grazie ai sensi unici si faccia ciò che si fa in tutto l'occidente civilizzato: ciclabili (magari ciclabili leggere, come queste, che costano zero), preferenziali, marciapiedi.
Ah, dimenticavamo: complimenti a tutti i comitati. Se si fanno 100 posti interrati, regolari, come si fanno in tutto il mondo fanno le barricate. Se invece si rubano spazi ai cittadini, ai bambini, agli anziani, ai mezzi pubblici, alle bici, al verde per ricavare 300 posti in superficie, sottraendo suolo pubblico a tutti, allora tutti zitti eh... E a proposito di parcheggi ancora non abbiamo menzionato la vicinanza con il nuovo, sfavillante e bellissimo parcheggio di Piazza Cavour che così tanti sforzi e sacrifici ha necessitato per essere ultimato. Sforzi e sacrifici inutili perché adesso il Comune si mette a fare concorrenza sleale all'imprenditore privato dando ai suoi potenziali clienti posti gratuiti in superficie. Una roba da farci una denuncia per danni. L'ingresso del nuovo parking, comodo, sicuro, a tariffe vantaggiose, dista 200 metri da Piazza Cavour, ma ciò nonostante il Primo Municipio ritiene necessario offrire, in superficie, a danno di pedoni, utenti dei mezzi pubblici e ciclisti, centinaia di nuovi posti auto. Perché?

***

 Gentile presidente, sulla viabilità in Prati "È un intervento necessario che rientra nel Piano generale del traffico urbano - spiega il presidente del I municipio Sabrina Alfonsi - e che permetterà di velocizzare i flussi di traffico, aumentare i posti auto (che verranno disegnati "a spina" su un lato in via Terenzio e su entrambi in via Virgilio) e diminuire il numero di stop ai semafori".Gentile presidente, ci aspettavamo da voi progetti da commentare così: "è un intervento necessario per ridurre la velocità dei flussi di traffico, diminuire i posti auto e aumentare gli stop ai semafori". Stiamo partendo male, ma molto male (e siamo già a due, dopo i fori). Se queste sono indicazioni meditate, andiamo dalla parte opposta, se servono per il consenso, anche qui andiamo dalla parte opposta, se sono confuse, dobbiamo essere molto rapidi per spiegarci meglio. Da qualche parte il Comune deve dire: "vogliamo diminuire la velocità e lo spazio alle auto", perché vogliamo rendere più sicura e facile la circolazione in bicicletta e a piedi, quindi i progetti che hanno un altro obiettivo sono bocciati.Dateci qualche speranza. 

Roberto Pallottini 
Portavoce del Coordinamento Roma ciclabile 

Apprendiamo rimanendo esterrefatti dei nuovi provvedimenti in tema di viabilità nel quartiere Prati.Questo quartiere dovrebbe essere insieme al centro storico la zona in cui sviluppare al meglio la mobilità ciclistica mediante la realizzazione di una Rete Viaria Ciclabile, ma la nuova amministrazione instaura i sensi unici per incrementare i posti auto su strada contraddicendo quanto sino ad oggi propagandava.Alcune strade diverranno a senso unico facendo parcheggiare le auto a spina un sistema che sui sensi unici e strade ad alto scorrimento diviene assai pericoloso, un costante innesco che può causare incidenti.Intervenga il Sindaco Marino che sta usando la bicicletta per i suoi spostamenti e che si dovrebbe rendere conto dei pericoli che si corrono a Roma spostandosi in bici ( assai elevati senza scorta) e della necessità di percorsi ciclabili protetti.Ok ai sensi unici ma per trovare spazi per le ciclabili e non per aumentare i rischi dell’utenza debole.Dopo la finta pedonalizzazione dei Fori Imperiali ( solo a scapito dei privati cittadini che vi passavano in auto e a favore dei soliti privilegiati) un altro smacco per i ciclisti romani, dove sono le associazioni ciclistiche ed ambientaliste?Siamo ancora agli inizi ma a parte un Sindaco che si fa fare le foto in bicicletta per la mobilità ciclistica siamo ancora a zero, anzi peggio. 

Fausto Bonafaccia 
Fondatore e Presidente BiciRoma

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