Allora dopo quasi 4 mesi qui (più o meno
Già ovvio – ma non sempre facile da ricordare – tradurre letteralmente dall’italiano al francese è molto pericoloso. Dopo un pomeriggio passato sui libri di tedesco, quando le tue capacità linguistiche in qualsiasi idioma sono scese in picchiata, potrebbe essere molto pericoloso iniziare una frase con “je vais me recontrer avec..” (mi devo incontrare con…). Si potrebbe continuare tutta una settimana ascoltando più e più volte la solita battuta (“donc t’as dejà recontrée toi-meme aujourd’hui?” – hai già incontrato te stessa oggi?).
I francesi non hanno un gran senso dell’umorismo, perciò fornire loro del materiale diventa talvolta pericoloso.
Il ristorante cinese , o piuttosto cinofrancese, è la migliore scelta per passare una serata fra ragazze, mangiando come se si fosse appena uscite da una carestia, e dedicandosi al gossip internazionale per più di 2 ore.
La presenza di David per più di un giorno nella mia camera si traduce in cookies, m&m’s, nutella e thè alla pesca disseminati in ogni angolo – il che, visto che vivo in 15 m^2, significa che non posso alzare lo sguardo senza incontrare calorie.
Shopping a Tolosa = Bershka.
Pomeriggi a studiare chez Jean con le spagnole = collegare tutte le frasi con “y” anzichè “et”.
David qui (2) : tastiera in Tedesco (Svizzera). Tutte le Z diventano Y. “je vais ä l’Eima z aprüs on règarde un film+”.
Meno venti giorni (meno!) a Natale. Molteplici conseguenze:
_ scomparsa quand meme degli ultimi rimasugli di voglia di andare a lezione;
_”pausa caffé” all’eima che si protraggono fino alle 17. Talvolta si finisce, non si sa come, al cinema.
_ N° infinite visite al marché de Noël. Churros quasi quotidiani.
_ Conteggio dei giorni mancanti alla Svizzera. Lista degli acquisti da fare al NewYorker’s e delle nuove ricette da provare (un forno mi manca quasi come mi può mancare una persona!). Infinite chat con Diana (ovviamente il nostro tandem continua)
_Conteggio dei giorni mancanti all’Italia, bien sur. Incredibile ma vero, anche Rovigo può mancare!
Trovare una richiesta di amicizia su Facebook da parte di “Arabella Rossi”, fa ritrovare un sorriso e un milione di ricordi.
Piccola montagna di devoirs à rendre che giace, insieme alla polvere, in un angolo della scrivania. Altra piccola montagna di consegne devoirs à rendre, non ancora presa in considerazione, nella mia casella email. Infinite email ancora da mandare a Iehl e Confais.
Ecco, quest’ultima nota mi ricorda che non posso più scrivere altro. Ho un milione di cose da fare, e per iniziare, andare a correre sulla Garonna. Con 15° e un sole splendente, dovrebbe essere illegale tradurre Borchert e il suo amico Böll.
["Ogni volta che sono depresso per come vanno le cose al mondo, penso all'area degli arrivi dell'aereporto di Heathrow. È opinione generale che ormai viviamo in un mondo fatto di odio e avidità, ma io non sono d'accordo. Per me l'amore è dappertutto. Spesso non è particolarmente nobile o degno di note, ma comunque c'è: padri e figli, madri e figlie, mariti e mogli, fidanzati, fidanzate, amici. Quando sono state colpite le Torri Gemelle, per quanto ne so nessuna delle persone che stavano per morire ha telefonato per parlare di odio o vendetta, erano tutti messaggi d'amore. Io ho la strana sensazione che – se lo cerchi – l'amore davvero è dappertutto."]