Cose da donne sole, ovvero farsi accompagnare da chi è alta più di un metro

Da Wondermum
Sabato scorso ho portato le valigie incelofanate in garage e Nanà ha voluto accompagnarmi.
"VENGO ANCH'IO IN BOCCHES!"
"Va bene tesoro, chiamami l'ascensore..."
Arriviamo in box, salgo sulla scala e, stile Schwarzenegger, isso le borse sopra gli scaffali.
Al primo tentativo rischio una caduta triplo carpiato.
Al secondo tentativo tento lo spiattellamento di faccia sul cofano dell'auto.
Al terzo le valigie si appoggiano ma non abbastanza per molare la presa e mi ritrovo aggrappata metà alle borse e metà alla mensola, cercando di razionalizzare la miglior mossa da compiere e rimanere integra.
Nel frattempo prendo fiato.
Nanà parla da sola, corre e mi osserva alle prese con i miei passi di danza lievitati da terra.
"MAMMA... MA COSA TTAI FACENDO?"
"Sto cercando di sopravvivere, amore."
"E COME FAI?"
"Con tanta fantasia e un pizzico di ottimismo??"
"POSSO FALLO ANCH'IO? MI FAI SALILE ANCHE A ME SULLA CCALA??"
"Ora non è proprio il momento, Nanà. Però, fammi una cortesia, se per puro caso la mamma si schianta al suolo, fammi il piacere di andare ad avvisare le sorelle a casa... prima che mi trovi l'omino delle pulizie settimana prossima... occhei??"
"NON POSSO!"
"E perchè, di grazia??" chiedo ingenuamente, sempre appesa alla mensola.
"MA PECCHE' NON SO APLILE LA POTTA!"