clicca sul poster per visitare il sito
Rullo di tamburi. Siete alla ricerca di anteprime con cui attendere la primavera? Amate il cinema di qualità, le rarità, siete persone non solo da Blockbuster? Avete in previsione di trascorrere un lungo weekend fuori porta? Allora Bergamo è la vostra meta. Nella città lombarda sta per prendere il via la 33° edizione del Bergamo Film Meeting, una cine-maratona di nove giorni con anteprime nazionali, retrospettive, opere di animazione, incontri con gli autori, mostre e musica.
Anche in questo 2015 il Festival bergamasco darà ad appassionati, curiosi e avventori la possibilità di esplorare pellicole che non sono ancora arrivate nelle nostre sale e/o difficilmente avranno una distribuzione capillare. La kermesse sarà all’insegna della varietà, focalizzerà sul cinema europeo e affiancherà alla tradizionale mostra concorso (che spazierà dal dramma, al thriller sino alla commedia), tre film in anteprima, due retrospettive, i documentari inediti di Visiti da Vicino e i corti scandinavi. E poi ci saranno gli incontri con i cineasti tra cui spicca quello con Pavel Koutsky (il maestro dell’animazione mondiale sarà anche a Milano, venerdì 13 marzo). Insomma, è in arrivo una ghiotta occasione di trovarsi vis-à-vis con cineasti, conoscerli e confrontarsi con loro e il loro lavoro.
Si parte oggi, sabato 7 marzo, nel pomeriggio e si andrà avanti sino a notte fonda (l’ultima proiezione, il meraviglioso “Les Girls”, inizierà alle 00:15) e via così sino al giorno 15. S’ingrana da subito la quinta con il concorso, le opere di Koutsky, entrambe le retrospettive e con Europa: Femminile, Singolare. E quest’ultima iniziativa merita qualche minuto di attenzione.
Per il secondo anno consecutivo, infatti, il Festival ha deciso di concentrarsi sulla cinematografia europea al femminile, approfondendo il lavoro di quattro registe che si sono imposte sulla scena internazionale dei film d’autore. L’inglese Andrea Arnold; la bosniaca Aida Begic, appartenente a quella generazione che ha visto le conseguenze di una guerra fratricida; l’ungherese Agnes Kocsis, che ama mostrare personaggi in fuga e alla ricerca della felicità; e la portoghese Teresa Villaverde con il suo cinema duro, toccante e poetico. Quattro figure differenti con molto da dire, mostrare e far riflettere. Tra l’altro, se siete in zona, giovedì 12 marzo potrete partecipare alla masterclass di Teresa Villaverde presso la Civica Scuola di Cinema di Milano (i posti sono limitati e la prenotazione obbligatoria, quindi affrettatevi a contattare lo 02/971522 oppure a scrivete all’indirizzo: incontricinema@fondazionemilano.eu).
L’organizzazione del BFM, però, non si è fermata qui: i disegni originali e gli storyboard di Pavel Koutsky saranno in mostra fino al 31 marzo alla Sala Porta di S. Agostino (ingresso libero) e sabato 14, alle ore 16:00, lo stesso autore terrà una visita guidata davvero imperdibile. Domenica 15 marzo si terrà invece il passaggio di testimone tra il Festival e Bergamo Jazz con la proiezione di “Die Puppe – La bambola di carne” di Ernst Lubitsch (1919), per l’occasione musicato dal vivo (da Mosè Chiavoni al clarinetto e Luciano Biondini alla fisarmonica). E non possiamo dimenticare di segnalare i film di apertura e di chiusura: si partirà con “The Green Prince”, incredibile storia vera, e si chiuderà con la nuova fatica di Francois Ozon, “ Une nouvelle Amie” (a breve le recensioni) .
Grande cinema nel buio delle sale, quindi, e pure alla luce del sole insieme ai tanti artisti che arriveranno in città.
Se vi ho convinti a raggiungerci per brindare ad uno degli “aperitivi con gli autori” (ogni giorno al termine delle proiezioni pomeridiane), vi ricordo che sul sito del Festival www. bergamofilmmeeting.it potete trovare il programma, le informazioni e gli aggiornamenti.
Vissia Menza