Essere fedeli a dei princìpi, a dei valori di fondo, questa è la vera sfida in un mondo globalizzato che riconosce tutte le identità e implicitamente nessuna di esse.
Sposarsi e restare tutta la vita fedeli al proprio partner, questo significa oggi andare controcorrente.
Non per la necessità di andare controcorrente, ma solo per capire la corrente da che parte va, poi sta a voi scegliere.
Restare a casa il sabato sera, lontano dall’Apocalisse dei pub e dei bar, dove vengono consumati ettolitri di birra e di cocktail, tra volti scuri e spenti che hanno perso il senso, magari circondati da pessima musica, quella stessa musica da “élite” pseudo intellettuale con la puzza sotto il naso appena viene nominato un Vasco o un Ligabue o un Masini.
Mettici anche che non sanno nemmeno da dove cominciare ad “amare”, che ciò che conta è atteggiarsi con la sigaretta e sperare in un vicendevole scambio di organi genitali che neanche si avvicina alla definizione di “sesso” e il discorso culturale diventa anche secondario in tal senso.
Alle volte mi sento circondato da automi che vivono per essere taggati su facebook e per assicurarsi “felicità a piccole dosi con scadenza scritta sul retro dell’anima”.
Loro sono zombie, per quanto mi riguarda. Ci saranno anche molti vivi lì in mezzo che stanno perdendo la strada, ma non ho tempo per fare l’eroe.
Da oggi sono una Vongola, me ne starò nel mio guscio a spiare la fine, a cercare il mio inizio, con ittica dignità.