Non c’è niente da fare. I colleghi in ufficio di tanto in tanto si divertono a vedere come reagisce l’unico non asiatico del gruppo (che poi sono comunque semplicemente io) davanti alle stranezze che riportano dai loro paesi. Questa volte è il turno del Vietnam e della Cina di confabulare alle mie spalle.
Ed ecco che mi ritrovo ad assaggiare un tè che in realtà è una tisana, un infuso realizzato con il Chrysanthemum morifolium e che loro chiamano Trà hoa cúc o 菊花茶, come preferite.
I fiori essiccati di crisantemo vengono messi a macerare in acqua molto calda ma non bollente - altrimenti si perdono le proprietà benefiche di questo infuso - per circa 10 minuti. Lentamente il fiore si apre e l’acqua assume un colore giallo paglierino e un odore, lasciatemelo dire, non proprio convincente.
Secondo l’erboristeria questa tisana avrebbe proprietà disintossicanti e tonificanti ottime contro i raffreddori e l’acne. I cinesi la bevono nei cambi di stagione per prevenire le faringiti. Nella Medicina Tradizionale Cinese è usata per aiutare gli affaticamenti del fegato e quindi utile anche per gli occhi.
La nota dolente è per me il sapore! Io ne ho bevuta mezza tazza e ho ceduto il resto molto volentieri ai miei amici. Non c’è niente da fare, preferisco il caffè - vietnamita va più che bene!
Il te fiorito!
Ogni tazza di tè rappresenta un viaggio immaginario.
Catherine Douzel