Cosenza. la pietra d’oriente di pierfranco bruni a cosenza mercoledi’ 30 settembre

Da Lalunaeildrago
COSENZA. LA PIETRA D’ORIENTE DI PIERFRANCO BRUNI A COSENZA MERCOLEDI’ 30 SETTEMBRE – TERRAZZO PELLEGRINI CON LA SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI
“LA PIETRA D’ORIENTE” di Pierfranco Bruni sarà presentato mercoledì 30 settembre nell’elegante Terrazzo Pellegrini di Cosenza, Via Camposano, 41 (già via De Rada) alle ore 18.00. 
Le relazioni saranno svolte da Marisa Cristina Parise Martirano, Presidente Società Dante Alighieri – Comitato di Cosenza e da Teresina Ciliberi, Consulente letteraria Società Dante Alighieri. I lavori saranno Coordinati da Antonietta Cozza, Ufficio stampa Luigi Pellegrini Editore. Concluderà Pierfranco Bruni.  L’incontro è organizzato dalla Società Dante Alighieri – Comitato di Cosenza in collaborazione con la Casa Editrice Pellegrini. “La pietra d’Oriente”, presentato su RAI Uno, è un diario nel romanzo di una vita attraverso i temi che hanno caratterizzato la sensibilità del profondo della parola e dello scavo esistenziale e religioso di Pierfranco Bruni. Il viaggio verso i segni dell’alchimia, del sacro e dell’inafferrabilità degli amori, raccontati da amanti che abitano i deserti e il mare, costituisce il passaggio verso l’indefinibile e l’infinito. 
Nel romanzo si racconta di un incontro tra Gesù e Giuda, tra Maria di Magdala e l’uomo di Nazaret, tra Paolo e Ponzio Pilato. Ma è l’Oriente con il suo fascino e i suoi sguardi che non hanno bisogno di specchi a fare da scenario, attraverso una figura femminile fondamentale che si rivela nell’ultimo capitolo. La donna del segreto è Nadine e collega la presenza degli amanti del Cantico di Asmà e Shadi al camminamento dello sciamano.  Con questo romanzo, nella continuità del suo ricercare l’essenza nell’anima dei simboli, Pierfranco Bruni tocca i riferimenti più alti del dialogare tra la metafora del narrare e una griglia di personaggio che costituiscono i veri archetipi di una letteratura del sogno e della memoria, della magia e dell’incanto grazie ad una tavolozza che ricami i pensieri di un io narrante che diventa il dialogante contatto tra il viaggiatore incantato e il disincanto del silenzio.  Pagine preziose che toccano l’originalità di un modello letterario tutto vissuto nella trasparenzadell’immaginario e della profondità. Un romanzo viaggio, ma questa volta lo scrittore, servendosi dei monaci camminanti nel deserto, apre un costante colloquio con dei personaggi che sono la sfera del linguaggio. Nadine è l’ultimo capitolo del romanzo che si apre al lettore come se fosse una lettera, ma è l’incipit di un nuovo viaggio. Ciò è nello stile del vivere la poetica di Pierfranco Bruni.  I suoi ultimi romanzi sembrano una ragnatela e anche se vivono autonomamente rappresentano l’incastro della “stretta” tra vita e letteratura. LA PIETRA d’ORIENTE è un ascolto e “non è necessario capire quando negli occhi c’è l’ascolto e l’ascolto ha il viaggio …”. Un libro che è la sintesi e la summa di un incidere nella parola grazie ad eredità e segni che danno il senso dell’incontro cristiano. Tradotto in diverse Paesi come l’Albania, la Francia, la Spagna, la Turchia, la Tunisia, la Macedonia, la Grecia, la Romania, il Kosovo, Pierfranco Bruni ha pubblicato libri di poesia (tra i quali “Via Carmelitani”, “Viaggioisola”, “Per non amarti più”, “Fuoco di lune”, “Canto di Requiem”, “Ulisse è ripartito”, “Ti amerò fino ad addormentarmi nel rosso del tuo meriggio”, “Come un volo d’aquila”), racconti e romanzi (tra i quali “L’ultima notte di un magistrato”, “Paese del vento”, “Claretta e Ben”, “L’ultima primavera”, “E dopo vennero i sogni”, “Quando fioriscono i rovi”, “Il mare e la conchiglia”, “La bicicletta di mio padre”, “Passione e morte. Claretta e Ben”, “Asmà e Shadi”, “Che il dio del Sole sia con te”, “L’altare della speranza. San Paolo”).

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