"Così è se vi pare"

Da Whitemary

Mi piace tornare a scrivere anche solo un paio di giorni dopo l'ultima volta: mi fermo a pensare a tutte le parole che ci sarebbero potute essere e che invece non ho messo nero su bianco. Avevo in testa una poesia, ma i versi oggi stonano. E poi vorrei scrivere e basta, senza che le mie righe siano riconducibili a qualcosa. Impossibile, ma provo un certo godimento ad illudermi del contrario. In fondo le illusioni servono a questo: aiutano a costruire una realtà parallela e immaginaria in cui tutto è esattamente come si desidera che sia. Se non è godimento questo, non saprei proprio cosa possa esserlo. A proposito di realtà parallele: mi viene in mente un bellissimo racconto di Lorenzo Licalzi: "Il marziano". È contenuto nel libro (nonché raccolta di racconti) "La vita che volevo". L'avevo letto qualche anno fa, poi la scorsa settimana mi è tornato in mente e sono andata a rileggerlo. E l'ho letto ogni giorno fino ad oggi. Si, forse sono un po' esagerata. Anzi, senza il forse. Il problema è che mi fa letteralmente impazzire. Ma non voglio dirvi nulla, mi piacerebbe che lo leggeste. QUI c'è l'anteprima di Google dove potete trovare le prime pagine, per il resto vi toccherà andare in libreria. Una sosta su qualche sgabello o poltrona posizionata tra gli scaffali, vi sarà sufficiente. Tuttavia, vi consiglio di comprare il libro: anche gli altri racconti sono molto belli.B.

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