"Così la camorra fermò Pantani" il pm di Forlì riscrive il Giro del ’99

Creato il 15 marzo 2016 da Bigfruit @ciclismonelcuor

"Un clan camorristico intervenne per far alterare il test e far risultare Pantani fuori norma”. Questa è l’ipotesi formulata dal pm di Forlì. Parole che in questi anni avevamo sentito più volte, come nella famosa frase del bandito Renato Vallanzasca: "Un membro di un clan camorristico in carcere mi consigliò fin dalle prime tappe di puntare tutti i soldi che avevo sulla vittoria dei rivali di Pantani. Dicendomi ‘Non so come, ma il pelatino non arriva a Milano. Fidati’."
Dopo l'apertura di un'altra inchiesta finalmente i riscontri, nomi e cognomi, che svelano, secondo la ricostruzione degli inquirenti, quanto avvenne la mattina del 5 giugno 1999 nell’hotel Touring di Madonna di Campiglio. Il controllo del livello di ematocrito di Marco Pantani in maglia rosa e la conseguente esclusione dal Giro d’Italia per ematocrito pari a 51,9%, 1,9% in più rispetto al consentito allora dalle norme dell’Uci, la federciclismo mondiale. L’inizio della fine sportiva e umana del Pirata di Cesenatico.
Il movente - Scommesse contro Pantani, scommesse di miliardi di lire che la camorra non poteva assolutamente perdere. Da qui il piano di alterare il controllo del sangue. La Procura di Forlì ha avuto la prova-regina da cui partire, con l’intercettazione ambientale di un affiliato a un clan che per cinque volte ripete la parola “sì”, alla domanda se il test fosse stato alterato. La Procura di Forlì però, per quanto le compete, può soltanto chiedere l’archiviazione perché i reati sono ormai prescritti.
La telefonata - Questo il testo dell’intercettazione.
Uomo: «Mi hanno interrogato sulla morte di Pantani».
Parente: «Noooo!!! Va buo’, e che c’entri tu?».
U: «E che c’azzecca. Allora, Vallanzasca ha fatto delle dichiarazioni».
P: «Noooo».
U: «All’epoca dei fatti, nel ‘99, loro (i Carabinieri, ndr) sono andati a prendere la lista di tutti i napoletani che erano...».
P: «In galera».
U: «Insieme a Vallanzasca. E mi hanno trovato pure a me. Io gli davo a mangia’. Nel senso che, non è che gli davo da mangiare: io gli preparavo da mangiare tutti i giorni perché è una persona che merita. È da tanti anni in galera, mangiavamo assieme, facevamo società insieme».
P: «E che c’entrava Vallanzasca con sto Pantani?».
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U: «Vallanzasca poche sere fa ha fatto delle dichiarazioni».
P: «Una dichiarazione...».
U: «Dicendo che un camorrista di grosso calibro gli avrebbe detto: `Guarda che il Giro d’Italia non lo vince Pantani, non arriva alla fine. Perché sbanca tutte ´e cose perché si sono giocati tutti quanti a isso. E quindi praticamente la Camorra ha fatto perdere il Giro a Pantani. Cambiando le provette e facendolo risultare dopato. Questa cosa ci tiene a saperla anche la mamma».
P: «Ma è vera questa cosa?».
U: «Sì, sì, sì... sì... si».
Tonina, la mamma di Pantani, dopo aver ascoltato l'intercetteazione, ha commentato: «Finalmente, qualcuno è riuscito a fare un buon lavoro. Voglio ringraziare i ragazzi di Forlì che hanno lavorato con tanto impegno. Queste parole fanno male, ma sono la conferma di quello che ha sempre detto Marco: "mi hanno fregato"».

Intercettazione caso Pantani: "Così la camorra... di ciclismonelcuor