Cosi’ potra’ continuare a mentire anche nell’aldila’

Creato il 07 maggio 2011 da Speradisole

Stavo cercando di capire come mai Berlusconi è considerato un incensurato, dal momento che è stato condannato dal tribunale di Venezia, per aver mentito. Ha negato di essere stato un piduista iscritto alla loggia di Licio Gelli.

Sostanzialmente è stato un bugiardo, ma il tutto è passato in cavalleria. In ogni modo la bugia resta. Amnistia o no, le bugie al tribunale le ha dette. In un paese normale questo avrebbe dovuto essere più che sufficiente per non farlo andare a Palazzo Chigi. Invece c’è.

Ecco dove ho trovato la risposta:

“Indro Montanelli, il più grande giornalista italiano scomparso nel 2001, lo conosceva bene, avendolo avuto per 15 anni come editore. E diceva: “Silvio Berlusconi è un mentitore professionale: mente a tutti, sempre anche a se stesso, al punto da credere alle sue stesse menzogne”. Una pulsione incontenibile e irrefrenabile, quella del presidente del Consiglio italiano verso la menzogna. Persino in Tribunale. Infatti, il 22 ottobre 1990, la Corte d’Appello di Venezia l’ha riconosciuto colpevole di aver mentito ai giudici sotto giuramento: “Il Berlusconi – si legge nella sentenza – deponendo avanti il Tribunale di Verona, ha dichiarato il falso, realizzando gli estremi obiettivi e soggettivi del contestato delitto”: cioè la falsa testimonianza, a proposito della sua iscrizione alla loggia massonica P2. Il reato, accertato, fu dichiarato estinto grazie a una provvidenziale amnistia approvata nel 1989. Negli Stati Uniti la menzogna (specie se giurata dinanzi a un giudice) comporta l’immediato impeachment: il colpevole lascia la Casa Bianca. In Italia, entra a Palazzo Chigi. E, naturalmente, continua a mentire. Come prima e più di prima”.  (da questo sito)

“Io dico sempre  cose sincere, anche  perché non
ho memoria e dimenticherei le bugie. Come ci si
può  fidare  di chi usa la menzogna come mezzo
della  lotta politica?  La gente deve fidarsi solo di
chi dice  la verità”   (Silvio Berlusconi, 2-3-94)

 

Queste parole le scriverei come epitaffio sulla sua tomba monumentale, nel mausoleo progettato da Cascella,  nel giardino della Villa di Arcore, così potrà continuare a mentire anche nell’aldilà.

Ed ecco un’immagine del mausoleo,  esoterico, massonico e per nulla paradisiaco!



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