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Così stanno umiliando il mare, capitolo primo. Scuola, evitata la follia pura.

Creato il 08 gennaio 2014 da Exnovomen

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Lucio Dalla è profetico. Nella celebre “Come è profondo il mare” aveva, con delicatezza, fotografato la malvagità del potente. Parafrasando le parole della canzone, si riesce chiaramente a vedere cosa stia accadendo al mondo e all’uomo. Il potente vuole dominare su tutti, vista la sua conclamata e riconoscibile superiorità. Così la massa si fa facilmente ingannare. Anche se qualcuno, in sordina, continua a riflettere. E qui arriva la stoccata del potente. Blocchiamo il sapere, bruciamo la conoscenza, avveleniamo il mondo. Uccidiamo quindi l’uomo, umiliandolo.

Ora, tralasciando per una volta chi è il potente (meglio parlare al singolare per evitare di passare come un complottista da baretto), andiamo all’aspetto economico della settimana. In assenza di notizie scottanti, uno si trova costretto a parlare dell’ovvio (film, classifiche e fantomatiche rubriche di cucina). Il potente però non ci vuole lasciare a secco. A suo modo ci vuole bene. Ecco che ci regala qualcosa. Accontentiamoci ovviamente, e ringraziamo.

Lo Stato italiano doveva rubare nelle tasche di 80 mila suoi dipendenti 150 euro. Ogni mese, finché non sarebbero state trovate altre coperture. La norma riguardava la sospensione e la successiva decurtazione degli scatti d’anzianità 2013, nelle busta paga di insegnanti e bidelli. Lasciamo perdere il colpevolissimo ritardo della notifica. Chiudiamo pure un occhio sulla strepitosa figura di cacca del governo Letta (premiata ditta Saccomanni e Carrozza). Assolviamo addirittura la burocrazia incompetente. Alidilà di tutto quindi, ma ci state prendendo per il sedere? Oramai vi siete sdoganati. L’abbiamo capito tutti, qua giù, nella terra di mezzo che ci separa dal vostro Olimpo. Non riuscite più a nascondervi. Permettete un consiglio: ci vuole più carboneria, più passaggi loschi. Più riservatezza.

L’hanno capito anche le lavagne che ci volete annientare, anche se poi abolite i provvedimenti che divulgate. Ma fatelo con più garbo. Un po’ di rispetto per una classe da tempo cadavere. E non mi riferisco solo alla categoria degli insegnanti, ma all’intera popolazione occidentale. Non mi riferisco nemmeno ai politici – si fa per dire, competenti – costretti a firmare leggi ideate in sconosciuti alberghi (Bilderberg forse?) del pianeta.

“Mancano le risorse, abbiamo sbagliato i conti”. Questa era la giustificazione, ieri. Da qui in poi, è autorizzata la cavalleria rusticana tra tecnici, segretari e colletti bianchi. Il solito rimpallo di responsabilità e poi tutto, a quel punto, sarà annullato. Infatti, pochi minuti fa, il governo ha bocciato questo provvedimento, evitando di rubare altri soldi. Ma la frittata l’hanno già fatta.

Allo stesso modo, la frittata è ancora in sede di cottura per quanto riguarda la IUC. La nuova tassa sulla casa non ha ancora una fisionomia certa. Perché il governo non ha trovato un accordo per aumentare (guai ad alleggerire) le aliquote per la Tasi e le modalità di detrazione per le famiglie. Tradotto: continueremo a pagare di più rispetto all’anno precedente (il primo che si azzarda a parlare di ripresina lo stendo) con livelli di imposizione ai limiti dei confini democratici.

Nel frattempo, volete sapere cosa fa il potente in Grecia? L’esecutivo di Atene ha approvato un’imposta sulla degenza negli ospedali pubblici. Chi sta in ospedale dovrà pagare pertanto 25 euro al giorno, in aggiunta ai già elevatissimi ticket imposti dalla troika. Chiunque pagherà. Dal comatoso lungodegente al bimbo che si toglie la verruca in day ospital. 

Paolo Fassino

Godiamoci la canzonetta di Lucio Dalla, prima di arrabbiarci davvero.

Lucio+Dalla+luciodalla

“E’ chiaro Che il pensiero dà fastidio

Anche se chi pensa

E’ muto come un pesce
Anzi è un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perchè lo protegge il mare
Com’è profondo il mare

Certo
Chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l’oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare”.


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