Cospladya Comics & Games 2012, Day 2, doppiaggio e Spin Vector

Creato il 03 giugno 2012 da Edoedo77

Anche quella che è passata da poche ore è stata una giornata intensa al Cospladya Comics & Games che si sta tenendo presso il Conca d’Oro, nel quartiere San Filippo Neri di Palermo.
Il susseguirsi di eventi è stato frenetico. Dal cosplay ai fumetti, dai workshop dedicati agli illustratori alle attività per i bimbi, dai gdr live (dedichiamo una foto ad Igor Bajardi di Arborea) Vogliamo ricordare alcuni momenti che sicuramente interesseranno i nostri amici lettori appassionati di videogiochi. Il primo, in ordine cronologico, è senza dubbio l’incontro con due maestri del doppiaggio che rispondono ai nomi di Ivo De Palma e Tony Fuochi.
In vero, la loro apprezzata performance sul palco del Cospladya ha allietato il foltissimo pubblico palermitano nella tarda serata di venerdì, ma siamo riusciti a parlare con entrambi anche di videogiochi e ci tenevamo a condividere alcuni dettagli con voi lettori.

Assieme a Tony Fuochi, si discute dell’importanza dei dialetti

IL DOPPIAGGIO NEI VIDEOGIOCHI, COSA E’ BENE SAPERE

Un attimo della breve chiacchierata con Ivo De Palma

Dopo l’incontro col pubblico con tanto di aneddoti ed anche piccoli trucchi del mestiere, siamo riusciti a scambiare brevissime impressioni sul doppiaggio italiano nei videogiochi.
Inutile negarlo, ma molti giocatori nostrani si lamentano perché spesso e volentieri le voci nei loro titoli preferiti non sono adeguate. Colpa dei toni non adeguati alle situazioni o altre cause che per nostra volontà vogliamo saltare per passare subito al dunque.
Entrambi, i maestri, hanno risposto praticamente all’unisono.

Nel doppiaggio dei videogiochi, noi non guardiamo le scene. Non sappiamo effettivamente cosa accade. Abbiamo solo un’idea ma oggettivamente non possiamo avere la certezza assoluta di ciò che avviene. C’è da aggiungere anche che non si bada molto alla sincronizzazione: in pochi se ne accorgono ed in molti preferiscono giocare”.

A tal proposito, Ivo De Palma, che oltre ad essere famoso per aver dato la voce a Pegasus ne I Cavalieri dello Zodiaco o Mirko in Kiss Me Licia – solo per citare due cartoni animati di successo – ha prestato la sue corde vocali ad Atoq Navarro (serie Uncharted) ed al Capitano Neville in Killzone 2 e 3, nella mattinata di ieri, ci ha fornito altre informazioni ritenendo il doppiaggio dei videogiochi molto più difficile rispetto a quello tradizionale.

Non vediamo nulla della scena, mentre noi siamo abituati a conoscere il personaggio ed a sapere quello che fa – continua –. Doppiare una battuta dietro l’altra senza gli interlocutori e magari momenti diversi della storia rende tutto molto tecnico e spesso e volentieri non si ha la percezione di quello che succede. I personaggi dei videogiochi, solitamente, sono estremi. Ovvero non personaggi comuni. Di solito sono soldati, guerrafondai, assassini, mercenerai o comunque sono persone impegnate in guerre o in eventi non del tutto normali e quindi c’è più bisogno di toni particolari o di urla che rendono il nostro lavoro faticoso”.

Possiamo soltanto sperare che la situazione possa migliorare. Speriamo di ritornare presto sull’argomento proprio con i diretti interessati. Mentre teniamo ricordare, per completezza di informazione, che anche Tony Fuochi ha dato la sua voce ad alcuni personaggi dei nostri videogiochi preferiti. E’ stato Efesto in God of War III; La Morte, Re Riccardo Cuor di Leone, Marco Antonio e Francesco Portinari in Dante’s Inferno, il Generale Alister Azimuth in Ratchet & Clank: A spasso nel tempo, solo per citare alcuni titoli.

SPIN VECTOR, GIOVANNI CAUTORANO PARLA DELLA SITUAZIONE VIDEOLUDICA ITALIANA

Uno dei momenti clou per quanto riguarda il segmento dei videogames nella kermesse palermitana, è stato l’incontro con Giovanni Cautorano, numero 1 di SpinVector e componente dell’AIOMI (Associazione Italiana Opere Multimediali Interattive).
Si è, così, fatto il punto sulla situazione del videogioco in Italia ed all’estero nonché su come il videogioco si stia evolvendo verso nuove frontiere di intrattenimento con particolare attenzione al 3d ed alle sue “sfumature”, chiamiamole così come le sale ologrammi (sul modello, per intenderci, che si vedono, sognano ed ammirano negli episodi di Star Trek Next Generation sulla Enterprise del capitano Picard, ndr) e sui cinema in 3d. Settori in cui lo studio campano è impegnato.

La situazione italiana potrebbe senza dubbio andare meglio ma – afferma Cautorano – non è così male. Certo, non siamo ai livelli del Regno Unito, della stessa Francia o della Germania per quanto riguarda gli investimenti nel nostro settore, ma qualche cosa si sta muovendo. Attualmente abbiamo oltre trenta studi di sviluppo che lavorano. Il dato in ribasso che spesso viene portato alla luce è relativo soltanto alle vendite retail (tradizionali) – precisa il CEO di SpinVector – mentre per quanto riguarda i dati di vendita sui digital delivery, questi sono decisamente migliori”.

SpinVector, come molti ricorderanno, è lo studio italiano, con sede a Benevento, che ha realizzato la versione videoludica di Bang!, il famoso gioco di carte ambientato nel West che ha raccolto numerosi consensi in tutto il mondo.
Giovanni Cautorano ha infine dato dei consigli a chi volesse affacciarsi al mondo del lavoro in ambito videoludico, incoraggiando e suggerendo i partecipanti a proporsi nel modo più diretto.

ANCORA CON RADIOANIMATI

Ricordando allegramente (non sappiamo quanto allegramente, in effetti) che quanto prima dovremmo (il condizionale c’è sempre in questi casi) trasmettere quanto prima il nostro intervento alla famosa webradio che per l’occasione è scesa in massa a Palermo. Nel frattempo, anche ieri, la radio ha trasmesso numerosissime colonne sonore proponendo anche interviste ai partecipanti al Cospladya e molto altro.
Perché parliamo di loro? Semplice: potrebbero aprirsi definitivamente anche al nostro mondo e trasmettere le colonne sonore dei nostri videogiochi preferiti.

Con lo staff di Radioanimati



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