Magazine Attualità

Costa Concordia: Forse telefonata “shock” fra la Capitaneria e Schettino per il suo comportamento

Creato il 16 gennaio 2012 da Mondoinformazione @matteopartenope

Forse telefonata fra la Capitaneria ed il Capitano in cui il comportamento di Schettino è stato abbastanza scioccante | Testo telefonata

Francesco Schettino comanda Costa Concordia13 Concordia: Forse telefonata “sciock” per il comportamento di Schettino, fra la Capitaneria ed il Comandante | Testo telefonata

 

 AGGIONAMENTO al 17 Gennaio h.13 

Il Pm conferma le colpe di Schettino per “l’inchino”, lo interrogherà domani. Si cercano ancora 29 passeggeri

Dalle ultime informazioni risulta che mancano ancora all’appello 29 passeggeri, tuttavia, nonostante dei giorni siano passati dalla tragedia, Clini ha dichiarato:

“Non escluso ritrovamento di altre persone vive”.

A distanza di un giorno dal ritrovamento sta risultando difficile l’identificazione del cadavere della sesta vittima ritrovato dai vigili del fuoco dentro il relitto dalla nave Costa Concordia. Si tratta di un uomo, un passeggero, rimasto intrappolato nel ponte 2. I carabinieri sperano di risalire all’identità tramite qualche indicazione presente sul giubbotto salvagente da confrontare con i dati della Costa Crociere.

Riguardo al comandante Francesco Schettino è spesso controllato dalle guardie del carcere. Non ha manifestato intenzioni sucide, ma è considerato un detenuto a rischio.

Domani Schettino sarà interrogato dal gip per la convalida del fermo. Risponderà alle domande del giudice, ha annunciato il legale, per ”contribuire lealmente a chiarire la propria posizione’‘. E’ accusato di: omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono della nave.

Sera 16 Gennaaio

Pare, dalle rivelazioni di Enrico Mentana nel suo Tg la7 di questa sera che ci siano le registrazioni di una serie di  telefonata intercorse tra la Capitaneria di porto dell’isola del Giglio e il comandante Francesco Schettino durante le operazioni di evacuazione della nave. Il fatto che renderebbe queste telefonate “sciock”, per il comportamento del Capitano Schettino, sarebbe la sua marginale descrizione ed evasione su quello che stava succedendo al momento dell’abbandono della nave, sia da parte del comandante che per quanto riguardasse la descrizione dello svolgimento elle operazioni di evacuazione.

 

 

 Addirittura, pare da quello che Mentana ha raccontato e letto, che il capitano Schettino ad un certo punto fosse stato anche rimosso dal comando delle operazioni di evacuazione della nave proprio per il suo comportamento “dubbio” alle orecchie della Capitaneria di porto.

Ecco il testo della telefonata pubblicato dal Corriere della Sera:

All’1.46 di sabato mattina il comandante della Concordia Francesco Schettino riceve l’ennesima telefonata dalla Capitaneria di Porto: «Cosa vuole fare, vuole andare a casa?». Domanda con voce alterata un ufficiale. E Schettino si lascia sfuggire: «Abbiamo abbandonato la nave», ma subito dopo ritratta. E quando dalla Capitaneria si dice che ci sono «già dei cadaveri», Schettino chiede «Quanti?». E l’ufficiale: «Deve dirmelo lei!».

I CONTATTI CON LA GUARDIA COSTIERA - La prima telefonata della Capitaneria Schettino la riceve alle 00,32. A quell’ora secondo alcuni testimoni il comandante si sarebbe già messo in salvo sulla scogliera. Gli viene chiesto quante persone sono ancora a bordo. Schettino risponde 2-300, cioè, come sottolinea una fonte qualificata dell’Ansa, sostiene che sarebbero state già evacuate 4 mila persone dopo soli 40′ dall’abbandono nave. Ma è una cifra che ripete più volte nel corso della telefonata. «Ora torno sul ponte – assicura alla Capitaneria – Ero andato a poppa per capire cosa stava succedendo». «Rimarrà solo lei?», chiede la sala operativa. «Credo di rimanere solo io» replica.

LA SECONDA TELEFONATA - Alle 00,42 una nuova telefonata. La sala operativa della Capitaneria chiede quante persone devono ancora essere evacuate. Schettino risponde: «Ho chiamato la società e mi dicono che ci sono un centinaio di persone». In realtà l’evacuazione è ancora nel pieno svolgimento, se non all’inizio. «Io sto coordinando» assicura Schettino all’ufficiale della Capitaneria. Ma pochi secondi dopo si lascia scappare prima la frase «Non possiamo salire più a bordo perché stava appoppando». E poi: «Abbiamo abbandonato la nave».

L’ORDINE - È a quel punto che l’ufficiale della guardia costiera comincia a sospettare che Schettino abbia lasciato ad altri il coordinamento dell’evacuazione e si sia messo in salvo: «Comandante, ha abbandonato la nave?», gli chiede. Schettino svelto ritratta: «No, no, macché abbandonato la nave». All’1,46 le comunicazioni si fanno più concitate. L’ufficiale della guardia costiera alza la voce, e cerca di scuotere il comandante. «Adesso lei va a prua, risale la biscaggina (la scala di corda delle navi, ndr) e coordina l’evacuazione. Ci dice quante persone ci sono ancora: se ci sono bambini, donne, passeggeri e il numero esatto di ciascuna di queste categorie. Vada a bordo. Cosa fa, lascia i soccorsi?». Schettino: «No, no, sono qua, sto coordinando i soccorsi». L’ufficiale ricomincia: «Comandante, è un ordine, ora comando io. Lei ha dichiarato l’abbandono nave, vada a prua, risalga sulla nave e vada a coordinare i soccorsi. Ci sono già dei cadaveri». Schettino: «Quanti?». L’ufficiale: «Deve dirmelo lei, cosa vuole fare, vuole andare a casa? Lei ora torna sopra e ci dice cosa si può fare, quante persone ci sono e di cos’hanno bisogno». Schettino di nuovo assicura: «Va bene, sto andando». Secondo la Capitaneria, tuttavia, non risalirà più a bordo.

IL PROCURATORE: INESCUSABILE il comportamento di Schettino. Ora il comandante è detenuto in una cella e tenuto sotto osservazione, per il pericolo di a - Per il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio quella che ha portato al naufragio è stata una manovra azzardata. Il magistrato definisce «inescusabile»tti di autolesionismo. Martedì sarà interrogato dal Gip durante l’udienza di convalida del fermo disposto a suo carico. «Abbiamo temuto la fuga all’estero e pensato potesse sottrarsi alle sue responsabilità», ha detto il procuratore Verusio, spiegando che «finora sono stati sentiti centinaia di testimoni tra membri dell’equipaggio, turisti a bordo e soccorritori». In particolare, si cerca la conferma di quella che è stata definita come «una bravata» da parte del comandante della Costa Concordia: poco prima di compiere la manovra per avvicinarsi all’isola del Giglio, e naufragare, Schettino avrebbe detto ad un membro dell’equipaggio, forse un maestro di sala, nato al Giglio: «Guarda la tua isola».

Per il momento  ecco gli ultimi aggiornamenti ANSA relativi al comandante Schettino:

Un ex ammiraglio viene sentito in queste ore dai magistrati della Procura di Grosseto nell’inchiesta su il naufragio della nave Costa Concordia. E’ quanto si apprende da fonti inquirenti. L’ex ammiraglio viene ascoltato rispetto all’inspiegabile avvicinamento della nave all’isola del Giglio per il cosiddetto ‘inchino’.
Secondo quanto appreso i Pm grossetani vogliono chiarire se è vero che il comandante della Costa Concordia si è avvicinato troppo all’isola del Giglio per salutare con luci e sirene accese l’ex ammiraglio Mario Palombo, figura carismatica della marineria italiana. L’ex ammiraglio abitualmente vive al Giglio ma la sera del 13 gennaio era a Grosseto. Al vaglio ci sarebbe anche una telefonata tra l’ammiraglio e la Capitaneria di porto, circostanza riferita da alcuni giornali.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :