Costa d'Avorio / La Corte penale di L'Aja ha "fretta"....

Creato il 08 marzo 2011 da Marianna06

Se l'Africa maghrebina è in fiamme e, poichè la libertà non cresce sugli alberi, in quelle terre si sta consumando sotto il nostro sguardo impotente una vera e propria carneficina tra fazioni opposte, anche nell'Africa occidentale ,ex-francese, vedi Costa d'Avorio, le cose non vanno certo  meglio.

La Costa d'Avorio si è ritrovata, dopo le ultime elezioni tanto attese, ad avere due presidenti, perché l'uscente Gbagbo, a tutt'oggi, non vuol saperne di lasciare il posto all'effettivo vincitore della competizione.Semmai insinua di brogli e truffe ai suoi danni e comunque, nei fatti, grazie ai suoi sgherri, sta portando il Paese sull'orlo della guerra civile.

La scorsa settimana, quest'episodio, che per altro è emblematico del clima che si respira, sette donne, che partecipavano ad una manifestazione pacifica per le vie di Abidjan, sono state uccise dagli uomini di Gbagbo.

Appena la notizia ha fatto il giro del mondo( questi tragici fattacci  purtroppo sono ormai da tempo all'ordine del giorno in quanto i sostenitori di Gbagbo non vanno  molto per il sottile e girano di città in città, di villaggio in villaggio, di casa in casa, dove incendiano, rubano, stuprano e uccidono coloro che ritengono avversari) è intervenuto ufficialmente il Tribunale Penale Internazionale, il quale si è detto prontissimo ad intervenire immediatamente nei confronti di coloro che, in Costa d'Avorio, agiscono contro civili inermi.

L'auspicio, come sempre, è passare quanto prima dalle parole ai fatti.

E naturalmente il tutto per porre fine a quella che è divenuta a tutti gli effetti, inaspettatamente, una vera e propria guerra civile.

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 


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