Quod erat demonstrandum. Lo scorso 3 gennaio, dopo l’episodio di Busto Arsizio che vide protagonista Boateng, espressi i miei dubbi circa la possibilità che il Milan (o un’altra squadra) lasciasse il campo in un incontro ufficiale per protestare contro episodi di xenofobia, quali insulti e buuuu rivolti a giocatori neri [1]. Detto fatto. Ieri sera a Reggio Emilia, in occasione del Trofeo Tim, Kevin Costant, difensore guineano del Milan, insultato dagli spalti, ha reagito lanciando il pallone in gradinata e poi ha abbandonato il campo stizzito. Ma la partita è proseguita. Costant, a quanto pare, avrebbe chiesto la sostituzione e la cosa si sarebbe chiusa lì. La stessa cosa era successa all’Olimpico durante l’incontro di campionato tra Roma e Milan dell’11 maggio scorso: Balotelli, offeso da un nugolo di cretini che gridava “negro”, voleva lasciare il terreno di gioco, però poi l’incontro è proseguita dopo un minuto e mezzo di stop. Insomma, se ci sono in ballo i punti, i trofei e quant’altro, si resta in campo, nonostante i buuuu e le offese xenofobe, se invece la partita è amichevole e non conta un c…o lo spettacolo continua… Non basta. Guardate un po’ cosa scrivono oggi sulla pagina facebook di Kevin Constant. Non ho cancellato deliberatamente i nomi di chi ha lasciato simili commenti, è bene che quei tizi si assumano la responsabilità di ciò che hanno detto in un pubblico sito.
Ricapitolando, la si pianti con la falsa campagna contro il razzismo promossa dalla FIFA. In tutto il mondo accadono episodi come quelli di ieri sera a Reggio Emilia, se non peggiori, ma si usano due pesi e due misure. A parole tutti contro la xenofobia, nei fatti i provvedimenti presi sono sempre risibili e il carrozzone va avanti. Potrei fare beeeee a certi ipocriti, ma ho troppo rispetto per gli ovini e non mi va di insultarli…
http://afterlivesport.blogspot.it/2013/07/constant-lascia-il-campo-per-insulti.html
[1] http://marteau7927.wordpress.com/2013/01/03/cori-razzisti-contro-boateng-a-busto-arsizio/