In altre occasioni vengono inclusi nella muratura marmi antichi e lapidi recuperate durante gli scavi, come ad esempio quelli posti sulle facciate laterali della cattedrale di San Lorenzo.
Anche la Domus presenterà questo particolare tipo di decorazione, la cui provenienza però non ci è dato di conoscere. Chissà, forse appartenevano al palazzo che occupava quest'area prima della nostra costruzione!
I soggetti sono ispirati a bassorilievi realmente esistenti in Genova, come quelli nella foto in alto*. L'idea sarebbe quella di inserire i pezzi lavorati all'interno delle bande bianche della facciata. Una bella sfida, perché la loro altezza quindi non dovrebbe superare i 6 millimetri degli altri blocchi.
La vera novità di questo post riguarda però il materiale utilizzato. Dovendo realizzare raffigurazioni molto dettagliate ad una scala così ridotta mi sarebbe impossibile utilizzare il marmo, e anche l'uso della pietra artificiale non mi attira molto, anche se inizialmente è questo il materiale da me scelto.
Perché no? Ne acquisto un pacchetto di colore bianco (non ricordo il prezzo esatto, ma mi sembra fosse intorno ai 4 € per 2oz / 57g di prodotto) e me ne torno a casa bello contento.
Visto che appare nella foto, confesserò che la stessa cosa accade anche per quella siringa, che però servirà a ben altro e la rivedremo più avanti!
Il mio primo esperimento prende come soggetto di partenza un bassorilievo presente sulla facciata sud della torre di San Lorenzo a Genova, raffigurante la lotta tra due leoni.
Il disegno va forza semplificato per via delle dimensioni, ma la possibilità di correggere gli errori aggiungendo e togliendo materiale mi permette di raggiungere un risultato accettabile, anche se diverso dall'originale.
Ben presto però mi accorgo di avere ecceduto nelle misure e che nonostante tutto, questo pezzo non potrà essere inserito in facciata...
Pazienza, era una prova. Troverò un altro punto in cui inserirlo, intanto passo alla cottura.
Anche in questo caso però, il primo test si rivela fallimentare.
I tempi sono quelli giusti, ma avrei dovuto collocare la griglia del forno un po' più in basso...
Evidentemente il vecchio palazzo dal quale è stata recuperata questa scultura è stato distrutto da un incendio, evento tutt'altro che raro nelle città medievali e uno dei motivi per cui a Genova, a partire dal XIII-XIV secolo, si è cominciato a costruire tutto in pietra, moli compresi.
Lasciamo da parte questo primo esperimento (ma non preoccupatevi, tornerà anche lui perché alla fine ha trovato la sua collocazione) e procediamo con un altro soggetto, questa volta facendo attenzione a rispettare le misure prestabilite.
La scelta ricade su uno dei draghi della prima foto in alto, che meglio si presta per un elemento così lungo e stretto.
Vorrei inserirlo sulla facciata laterale in posizione d'angolo, proprio là dove la mia impazienza mi ha fatto già collocare le prime strisce bianche e nere...
Questa volta la cottura va a buon fine e il bassorilievo viene messo subito al suo posto.
Mi rendo conto che finora non si sono ancora visti gli strumenti usati né le diverse fasi di lavorazione dei pezzi. Trattandosi di un lavoro nel quale non avevo molta esperienza, l'iper-concentrazione del momento mi ha fatto dimenticare l'importanza della macchina fotografica.
In realtà il processo è molto semplice: il blocco è un parallelepipedo ricavato così com'è dalla confezione (cioè, senza essere modellato), sulla cui superficie ho poi applicato atri piccoli pezzetti (sferette, striscioline, rotolini più o meno grandi) per realizzare i volumi delle figure.
Poi ho usato un punteruolo, un paio di mini-cacciaviti e una paletta per incidere, tagliare e modellare la plastilina, aiutandomi per alcuni dettagli con una lente d'ingrandimento.
Infine, il blocco è stato ritagliato in modo più preciso con il cutter, e cotto nel forno di casa, come ho già detto a 130°C per 15 minuti circa.
La consistenza finale è simile alla plastica o a una gomma molto dura, e volendo permetterebbe uteriori rifiniture a pezzo già indurito (ovviamente, solo "a togliere" e non con l'aggiunta di nuovi elementi, a meno che questi non vengano cotti a parte e poi incollati).
Visto che ci ho preso gusto realizzo anche un terzo soggetto, questa volta un po' più complesso, il cui originale si trova sulla torre di Pisa, proprio accanto all'ingresso.
Anche in questo caso le dimensioni mi sfuggono leggermente di mano, quindi niente facciata.
Mmm... però come architrave per la porta d'ingresso del salone non sarebbe mica male...
MATERIALI:
Sculpey® III
STRUMENTI:
pinzette, mini-cacciaviti, punteruolo, cutter, righello
MISURE (in cm):
lotta dei leoni: 2,5 x 0,9 x 0,7
drago: 2,3 x 0,6 x 0,5
navi e torre: 4,2 x 1,1 x 0,6
* Le immagini dei bassorilievi di San Lorenzo sono tratte dal volume "La cattedrale di Genova nel medioevo - secoli VI-XIV" di Clario Di Fabio, edizione Banca Carige, Genova 1998.