Countdown: Australia, I’m coming

Creato il 05 ottobre 2015 da Paola Annoni @scusateiovado

Di solito è una cosa che non faccio e che mi sta un po' sulle palle: l'annunciazione di un viaggio che parte 67 mesi dopo, la preparazione a un viaggio fatta attraverso 54 post di "vorrei fare quando sarò". Parti, viaggia, muoviti e poi ce lo racconti.

Ma oggi è diverso.Today is "the day". Oggi è il 5 di ottobre e per voi non vuol dire assolutamente nulla.

Per me invece è IL giorno: manca un mese, parte il countdown.

Il 5 novembre partiamo, si va in Australia e in Nuova Zelanda e io, adesso posso cominciare a dirlo.

Mi sono imposta il timing di un mese prima per realizzare la cosa: prima era troppo lontano, dopo era troppo poco il tempo necessario per prepararsi psicologicamente ad un viaggio così.

Ma cos'ha di tanto speciale questo viaggio (a parte essere il big trip, la super star di questo 2015)?

L'Australia la sto sognando da tutta la vita. E' una roba che è lì, ferma, nell'angolo dei desideri sempre presenti: quella bolla che si schiacciava contro Bali e la Birmania dopo che quest'ultima se n'è andata nei "realizzati" ha preso ancora più piede: si è allargata, si è ingigantita, si è detta da sola "invadiamo tutto!".

Quando ho conosciuto Gianni lui era praticamente pronto a partire: stava andando in Australia. Il che tradotto per la me presente ha significato un "ma ci sono appena stato!" che è durato anni.

E io non so perchè ce l'ho nel cuore, la sogno e la desidero da sempre.

E' lì.

Saranno i canguri, saranno i deserti, la sua storia contrastata.

Il mito di questo paese agli antipodi mi accompagna da tantissimo tempo e si è ingigantito fondamentalmente per un motivo, o meglio, per una persona: Bill Bryson.

Lo conoscete? Per me è uno dei migliori scrittori di viaggio che la storia recente della letteratura ci abbia regalato, e mi sono innamorata di lui follemente [della sua scrittura visto che è un signore di una certa età neanche troppo in forma] proprio leggendo "Downunder" tradotto brutalmente in italiano con "un paese bruciato dal sole".

Per la prima volta in vita mia mi sono ritrovata a ridere sguaiatamente con le lacrime agli occhi leggendo un libro, e ho sognato come mai avevo fatto prima.

L'ho amato profondamente per il suo saper fare il divulgatore e raccontare la storia di un paese colonizzato per diventare un'enorme e gigantesca prigione, le difficoltà con gli aborigeni, un bush che occupa quasi tutto il continente australiano, gli animali pericolosi e tutte le storie che si portano dietro.

Ridendo me l'ha fatta amare ancora di più.

Se mi chiedete cosa voglio fare da grande, io vi risponderò sempre solo una cosa: voglio scrivere come Bryson e raccontare storie come Buffa.

E io spero di sapervela raccontare come ha fatto lui.

Il viaggio sarà tutto su strada, da Cairns a Sidney, in 7 su un van, avrò anche come compagna di viaggio una vecchia amica che è ripiombata dentro ai miei giorni per puro caso, proprio al momento giusto.

Poi sarà la Nuova Zelanda.

Oggi inizia il conto alla rovescia e io mi ero prefissata di cominciare a guardare tutto, guide, racconti, foto e invece sono qui, alle 10 di sera con del lavoro ancora da finire ma con la voglia di condividere questa piccola gioia che mi sono portata dietro tutta la giornata.

CI sono un sacco di altre cose che mi girano nella pancia, ma per il momento va bene così. Sorrido tantissimo a scrivere queste poche parole.

Ogni consiglio è super gradito, per i blogger è ovvio che ogni link ad un vostro post mi farebbe felicissima.

L'itinerario si vede dalle stelle.

Ecco le stelle che esprimono i miei sogni: altro che S.Lorenzo, i miei desideri li realizza google maps.

[ps: ho guardato l'anteprima del post e mi sono emozionata da sola. Cioè, se lo dico ad alta voce diventa più vero. Non riesco a crederci!]


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