Metti una sera dopo cena. Una corsa veloce nella notte già calda di una primavera quasi estiva, zigzagando tra le risaie della Lomellina, ormai scure e deserte come della badlands dell'Arizona. Un paesino, Frascarolo, ormai addormentato dopo le 9 di sera, un piccolo bar con le finestre accese ed una tenda dove si sta aggregando un gruppo di persone. Comincia la musica, ma niente canti di mondariso o consueti revival da sagre paesane. Sonorità ed accordi di chitarre introducono cappelli similstetson, stivali texani operati, camicie a scacchi e fazzoletti con bandiere del sud. E tutti cominciano a ballare, il gruppo compatto si coordina in automatico in ranghi ordinati con coreografie complesse e difficili, evidente risultato di lughi anni di allenamento. Tutti si divertono, uomini compresi, che si sa, sono una parte del genere umano assolutamente inidoneo al ballo, eppure in questa Country line dance dove non acchiappi neanche una dama tutta per te, eccoli lì un sacco di maschi che si muovono a tempo.
Sarà che tutti, da ragazzi sognavamo di fare i cowboy, quando ancora gli indiani erano i cattivi; sarà che il cappello in testa e le cinture con la grande fibbia d'argento muovono la fantasia e tutti hanno desiderato la mitica route 66 con vento che corre tra i capelli, mentre la Harley corre tra i deserti rossi e le rocce di Monument valley, che la bandana non l'ha inventata Silvio. Sognavamo Tex tra i Piute e i Navajos che in fondo erano brava gente già allora e ci vedevamo in un saloon di Abilene, con l'Appaloosa legato alla staccionata e i manzi ormai marchiati, ma con la pistola pronta e veloce casomai si dovesse dare una mano al ghigno triste di John Wayne, anche quando dovevano issarlo sul cavallo con la gru.
E' così, la country music mette allegria e forse davvero i piedi si muovono da soli, pensate poi alle femmine che ballerebbero anche al sentire cetre e ditirambi, chè Tersicore è donna, non c'è niente da fare, figuriamoci poi se di mezzo ci sono gonne con le frange o jeans attillati. La birra scorre a fiumi naturalmente e il tempo passa in fretta, con l'unica concessione mediterranea di una pasta all'amatriciana di mezzanotte, che le calorie si devono pur recuperare. Quando si spegne la console e i gruppo del Country Fever e gli altri amici si disperdono tra saluti e arrivederci ai prossimi appuntamenti, la notte è fonda ormai. Il gancio della luna illumina il deserto intorno alle ultime case del paese che pare abbandonato. Lontano, al di là delle risaie immense e solitarie, ulula il coyote.
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