La categoria più “difficile” era quella per il Gruppo Vocale dell’Anno, tutti parimenti meritevoli e tra i più agguerriti (Lady A, Little Big Town, Zac Brown Band, The Band Perry e Eli Young Band). A vincere sono stati LBT, che si sono portati via anche il premio per il Singolo dell’Anno (“Poonton”) ed i cui ringraziamenti sono stati così numerosi che non è stato loro permesso di terminare l’elenco – Gesù è stato quello che ha ricevuto più ringraziamenti di tutti.
L’ultima notazione la farei per la categoria Nuovo Artista dell’Anno: chiunque avesse vinto quest’anno credo meritasse di portarsi a casa il premio. A contenderselo erano Lee Brice, Thompson Square, Hunter Hayes, Love And Theft e Brantley Gilbert. Ha vinto Hunter Hayes, che salito sul palco ha tentato di leggere una nota scritta su di un pezzo di carta per ringraziare tutti («Non so neanche cosa fare adesso…» ha detto «Grazie a Dio per permettermi di fare quello che faccio. Grazie ai miei fan»).
Di seguito ecco la lista dei vincitori.
Entertainer of the Year
(intrattenitore dell’anno)
Blake Shelton
Female Vocalist of the Year
(vocalista femminile dell’anno)
Miranda Lambert
Male Vocalist of the Year
(vocalista maschile dell’anno)
Blake Shelton
Vocal Group of the Year (Gruppo Vocale dell’Anno)
Little Big Town
Vocal Duo of the Year (duo vocale dell’anno)
Thompson Square
New Artist of the Year (nuovo artista dell’anno)
Hunter Hayes
Album of the Year (album dell’anno)
Eric Church, ‘Chief’
Song of the Year (canzone dell’anno)
(Assegnato agli autori)
‘Over You,’ Miranda Lambert e Blake Shelton
Single of the Year (singolo dell’anno)
Little Big Town, ‘Pontoon’
Musical Event of the Year (evento musicale dell’anno)
‘Feel Like a Rock Star,’ Kenny Chesney e Tim McGraw
Music Video of the Year (video musicale dell’anno)
Toby Keith, ‘Red Solo Cup’
Musician of the Year (musicista dell’anno)
Mac McAnally