Magazine Diario personale

Courtney Love & la Capra sul tetto che scotta (Parte 1)

Creato il 17 agosto 2014 da Doppiogeffer @DoppioGeffer
PROLOGO.
Due settimane fa, il mio Uomo (che da qui in poi chiameremo Fidanzato e basta) giunse al mio cospetto, con fare trafelato, annunciandomi che il 14&15 Agosto corrente anno avremmo avuto una piccola trasferta musicale.
Translate, avrebbe suonato per due sere di fila in due posti diversi e distanti circa settanta chilometri l'uno dall'altro.
<<Tu mi stai dicendo che in pratica ci facciamo il Ferragosto fuori?>> domandai con gli occhi a cuoricino e l'elenco delle cose da mettere in valigia già in mano.
<<Esattamente. Il tempo di prenotare l'Hotel dove dormiremo e partiremo per due giorni.>> rispose lui ancor più sognante di me immaginandosi già sul palco.
<<Che bello, allora non sarò più solo la fidanzata groupie, ma sarò a tutti gli effetti la compagna del chitarrista con tanto di stanza d'Hotel! Mamma mia, mi sento come Courtney Love!>>.
<<Amore, senza offesa ma io non voglio ridurmi come Kurt.>>
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E anche questa "festa comandata" è terminata.Tutto bene? Tutti vivi? Stanchi della vacanza? Recuperate le ore di sonno? Siete pronti per leggere il primo "diario di viaggio" che pubblico? 
Se sì, tenetevi forte. Se no, vi lego io alla sedia.

Mentre tutti si dividevano tra spiagge e montagna, la sottoscritta più band del Fidanzato (e relative fidanzate) ha fatto le valigie per Ucria, un paesino sito all'interno del Parco dei Nebrodi. Dunque, come qualsiasi altra brava fidanzata che si rispetti, cosa potevo fare se non scervellarmi su quali vestiti mettere o meno in quella sola valigia concessami per non "levar spazio a gli strumenti"?

Io:<<Allora, vediamo...tre magliette, due paia di pantaloni, quattro mutande...>>
Fidanzato:<<Amore, manchiamo due giorni. DUE. Non venti.>>
Io:<<Ma non si sa mai!>>
Fidanzato:<<Dai, non esagerare...inoltre stavo pensando una cosa.>>
Io:<<Cosa?>>
Fidanzato:<<Dato che il portabagagli è piccolo e che ci son pure gli strumenti, perchè non facciamo un'unica valigia?>>
Io:<<Vuoi fare il grande passo mischiando i tuoi vestiti con i miei in un angusto spazio vitale?>>
Fidanzato:<<Ora non è che...>>
Io:<<Cielo, dovrò riempirla  in modalità Tetris!>>Com'è e come non è, effettivamente, son riuscita a incastrare tutto, comprese tre paia di scarpe (mie),un phon, il beauty-case, un rotolo di carta igienica e le lenzuola datemi da mamma "che non sai mai sopra cosa tu vada a dormire".

Caricata perciò l'auto e fatto rifornimento di acqua e cracker, la carovana è partita verso la meta prefissata salutando l'afa, le famiglie e l'Etna.

Courtney Love & la Capra sul tetto che scotta (Parte 1)

L'Etna vi saluta!

Cosa dire in merito al panorama? Come descrivere quella natura selvaggia che alterna verdi boschetti a gialle radure da western? Sinceramente non so proprio che parole usare nè, tanto meno, che foto mostrarvi giacchè non ne ho fatte tantissime in quanto la strada è una serpentina di curve poco adatte alla sosta fotografica e a gli stomaci delicati.
Posso però dirvi che, tra una curva ed una RedBull, abbiamo visto una natura sempre più incontaminata, viva e rumorosa via via che ci allontanavamo dai centri abitati.
Fidanzato:<<Guarda more, i cavalli!!!>>
Io:<<Vero!! Va' come galoppano liberi nel vento!>>
Amico 1:<<E guardate lì! Ci son le pecore!!>>
Io:<<Sì, è vero! Va' come ruminano nel vento!>>
Fidanzato:<<Cosa diamine significa "ruminano nel vento"?>>
Io:<<Giusto, le pecore pascolano.>>
Amico 1:<<Va beh, non facciamo di tutta l'erba un pascolo...invece guardate lì quel...quel... LAMA?!!?>>
Ebbene sì, signori miei; abbiamo incontrato un lama. 

Courtney Love & la Capra sul tetto che scotta (Parte 1)

Il pascolo del Lama.

Io:<<Suvvia, non può essere! Stiamo andando sui Nebrodi, mica sulle Ande!>>
Amico 1:<< Mi sembra tanto di essere in "Le Follie dell'Imperatore"!>>
Fidanzato:<<Come follia qui ci siamo. E' l'imperatore che manca.>>
Così, convinti di aver visto ormai di tutto, abbiam continuato il viaggio incuranti di ciò che avremmo trovato poche curve più in là.
Qualche vecchia cascina abbandonata, alberi pieni di uccellini canterini, pale eoliche, e...
Io:<<Ragazzi, cosa diamine c'era in quella RedBull?>>
Fidanzato:<<Se non lo sai tu che sei un chimico...>>
Io:<<Raga', non scherzo! La vedo io o c'è davvero una CAPRA SUL TETTO DI QUELLA CASA?!>>
Amico 1:<<Oddio, è vero! Ed è viva!>>
Grigia e bianca così come la pietra componente le pareti di quella vecchia casetta da pastore. Grigia, bianca e con le sue inconfondibili corna. Una capra in tutto e per tutto.
In quei pochi secondi tra l'averla vista e l'averla superata (il mio Fidanzato, essendo alla guida, non ha voluto fermarsi per non rallentare la carovana nè, tanto meno, perder tempo rispetto la tabella di marcia), lei c'ha guardati con la stessa curiosità e meraviglia con cui noi guardavamo lei.
Oppure ci stava chiedendo con lo sguardo di darle una mano per scendere.
Dopo il lama e la capra sul tetto, Madre Natura ha allietato il nostro viaggio regalandoci altri incontri; falchi e rapaci vari, volpi, scoiattoli, grilli, calabroni grossi quanto la mia mano, farfalle, uccellini vari...di tutto un po'.
Animali selvaggi e animali domestici insieme, senza troppe pretese. Comprese le mucche che, ormai, mi perseguitano dal Ferragosto a Trearie di due anni fa.

Courtney Love & la Capra sul tetto che scotta (Parte 1)

Le mucche fanno muu, ma una fa muu muu!


A seguito delle mucche è toccato ai pony, dopo i pony è stato di nuovo il turno delle pecore, dopo le pecore....il paradiso.
Alberi secolari creavano una sorta di galleria sopra le nostre teste permettendoci così di viaggiare all'ombra delle loro fronde; l'aria di colpo diventava talmente pura e fredda da inebriarci i sensi, gli uccellini cinguettavano delicatamente, i grilli frinivano strimpellando i fili d'erba, le farfalle cavolaie svolazzavano tra gli arbusti chiazzando di bianco quel verde smeraldo...l'estasi.
Veniva quasi voglia di spegnere il motore e star lì ad ascoltare la vita.
Almeno, questo è quello che il ricordo di quel tratto di strada mi suscita poichè, nel quel preciso momento in cui siam giunti lì, l'unico pensiero di tutti è stato:
"MINCHIA CHE FRESCO SI STA COSI' BENE QUI CHE VIENE VOGLIA DI FARSI UNA GRAN MANGIATA CON ANNESSA RONFATA POST PRANZO."

Purtroppo però non potevamo certo fermarci lì (anche perchè gli unici alimenti di cui disponevamo erano i sopracitati cracker) e, con l'acquolina in bocca, abbiam proseguito il viaggio fino a quando non siam giunti a destinazione: 

L'HOTEL.
Fidanzato: <<Allora ragazzi, io ve lo dico; questo è l'unico Hotel ad avere un sito internet e ciò la dice lunga su gli altri presenti. Non sarà un cinque stelle, non sarà recentissimo, non avrà piscina e frigobar in camera ma tanto ci dobbiam dormire solo una notte, ok?>>
Com'era questo Hotel? Strano.
Immerso anch'esso nel verde incontaminato, sembra uscito da qualche film degli anni '70.
E prova ne è la hall

Courtney Love & la Capra sul tetto che scotta (Parte 1)

(Immagine presa dal web)


Amico 2:<<Mamma mia, questo hotel mi inquieta!>>
Amico 3:<<Perchè?>>
Amico 2:<<Siamo in mezzo al nulla....e se poi ci finisce come in Hostel?>>
Io:<<Ma non dire cazz....>>
nemmeno il tempo di finire la frase che:
-s'è alzata la nebbia
-un corvo ha gracchiato in lontananza
-è spuntata dal nulla la proprietaria facendoci saltare in aria.
Fatto il check in e prese le valigie, siam andati a vedere le nostre stanze, con tanto di Amico2 felice come una pasqua al pensiero di attraversare un corridoio IDENTICO a quello del film Shining (senza carta da parati ma con lampadina fulminata a metà percorso).
Amico 2: <<Moriremo tutti... moriremo tutti...>>
Toccatina di ferro generale e ognuno nella proprio camera.
Piccole e dall'arredamento spartano, queste stanze eran ben tenute e ben curate; tovaglie e coperte ripiegate amorevolmente sui letti, saponette e carta igienica nuove di zecca posizionate sul mobiletto del bagno (con le classiche mattonelle bianche e marroni, tipiche degli anni settanta), dispositivo antincendio, luce d'emergenza....alla fin fine, anche più di quanto necessitassimo per una sola notte.
Ed intorno a noi? Il nulla davvero.

Courtney Love & la Capra sul tetto che scotta (Parte 1)

alberi, alberi e....alberi.

Rapida doccia, rapido cambio, rapido controllo delle borse per non scordare niente e via, di nuovo in auto per raggiungere il centro abitato e andare a montare gli strumenti.Fidanzato:<<Non so il nome della via in cui si trova quest'anfiteatro.>>
Amico 1:<<E va beh, e che sarà mai trovarlo?>>
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NELLA PROSSIMA PUNTATA:
Riusciranno i nostri eroi a raggiungere l'anfiteatro in tempo?
Cosa vedranno? Cosa succederà? Come andrà la serata?
Quali strane avventure capiteranno alle fidanzate?
Quanto mangeranno?
Che foto orribili pubblicherò?
Lo saprete tra due giorni!

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