Ma cosa spinge una persona a diventare la più grande collezionista mondiale di caleidoscopi, solitamente trastullo temporaneo per fattòni? La morte! Ebbene sì, Cosetta iniziò a raccattare questi affari in seguito alla prematura dipartita del figlio ventitreenne, investito da un ubriaco al volante; pare che solamente guardando dentro quei cosi riuscisse a placare il dolore per la scomparsa del figlio bla bla bla... così, iniziò a comprare caleidocosi a raffica, fino a possederne migliaia, compreso un modello del 1817 costruito dallo stesso inventore del caleidoscopio, Sir David Brewster, sticazzi, oppure uno fatto con un teschio d'elefante, un altro di pelle di squalo e alabastro (?), per non parlare del caleidoacquario e della caleidopiscina (non ho ben capito che cosa siano, ma pare che il primo sia un normale acquario dove i pesci sostituiscono i pezzi di vetro nella realizzazione della flashosa immagine... e la caleidopiscina? Usano le persone che si fanno il bagno? O mio dio... usano le persone... la kaleidopool SONO LE PERSONE!) e chissà quali altre stramberie caleidoscopiche (un caleidovibratore? un caleidowater?).
Ok, insomma, sta tizia alla fine è morta, pazienza, ci vediamo dopo la pubblicità con il prossimo collezionista di cose strambe, e chi cambia canale è un burfaldino.
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