Non che io ami le cozze in modo viscerale, ma così conciate le può mangiare chiunque, perché sono avvolte da un'impanatura e farcite di olive, capperi e alici sott'olio.
Tutto dentro ad una cozza? Effettivamente devono essere di quelle grandi, se ci avessi provato con le deliziose cozze normande non ci sarei riuscita date le loro dimensioni ridotte.
E comunque ci va messo dentro non più di un pezzetto di alice e mezza oliva taggiasca denocciolata.
Diciamo che è un lavoretto di pazienza, ce ne vuole assai, e da certosino.
Però l'assaggio ripaga alla grande.
Servite come aperitivo assieme a un calice di Grillo di Feudo Montoni, il Vigna della Timpa vendemmia 2013, hanno piacevolmente stupito gli ospiti. Il vino ha una freschezza e dei profumi spiccati, nonostante i suoi 13.5°. E tiene l'insieme di sapori mediterranei del ripieno. Prodotto biologicamente dall'azienda siciliana che più ci ha stupito quest'anno al Vinitaly.
Ci siamo messi in contatto con l'azienda condotta da Fabio Sireci e, dopo aver composto un gruppo d'acquisto, in una manciata di settimane ci sono arrivati a casa alcuni cartoni con tutti i loro vini, che abbiamo distribuito ai nostri amici più curiosi.
-ricetta-
1 kg di cozze
olive taggiasche denocciolate
capperi dissalati
alici sott'olio
2 uova
farina
pangrattato
Le sguscio e filtro il liquido, che conservo magari per cuocere un risotto. Le cozze posso prepararle anche con un giorno di anticipo.
Spezzetto i filetti di alici sgocciolati, divido a metà le olive e metto a bagno i capperiper una mezz'ora, poi li scolo e li strizzo.
Riempio una ciotola di farina, una di pangrattato e in una terza preparo le due uova, sbattendole con una forchetta.
Prendo una cozza e la farcisco con un pezzetto di alice (circa 1 cm), un cappero e una mezza oliva.
La ricompongo e farcisco tutte le altre cozze allo stesso modo.
Posso riporre le cozze impanate in frigorifero per qualche ora, al momento di servirle riscaldo abbondante olio di arachidi in un pentolino, alto ma non troppo grande, e ne friggo 6/7 pezzi alla volta, facendole dorare velocemente, un paio di minuti o tre sono sufficienti. Le scolo su carta da cucina e le servo con il vino fresco ma non freddissimo.
Buon esperimento... laborioso ma tanto soddisfacente!