L’italiano crauti corrisponde a Sauerkraut, ovvero i cavoli acidi, la parola indica dunque una preparazione a base di cavolo cappuccio, le cui foglie sono tagliate a piccole strisce e sottoposte a fermentazione lattica naturale controllata con aggiunte di sale da cucina, pepe e aromi. Il procedimento usato come metodo di conservazione conferisce ai crauti il tipico sapore deciso e un po’ aspro.
I crauti appartengono alla tradizione gastronomica dei paesi di lingua tedesca: Austria, Germania, alcuni cantoni svizzeri, Trentino Alto Adige, anche Slovenia (“kislo zelje”), Ungheria, Croazia, Polonia (“kapusta kiszona”), Russia (kvašenaja kapusta), Ucraina, Bielorussia, Cechia (kysané zelí), Serbia (kupus). Crauti vengono usati nei piatti tradizionali anche in Romania, chiamati in lingua romena varză murată. In Italia sono diffusi nei territori ex-asburgici come il Lombardo-Veneto (“cassoeula”) ed il Friuli Venezia Giulia.
Ingredienti per 4 persone
500-600 gr. di crauti al naturale in scatola, 4 cucchiai di olio non troppo profumato oppure 50 gr. di burro, 100-150 gr. di pancetta a fettine, 1 grossa mela renetta (io avevo la mousse di mele renette e ho usato quella), 1 foglia di alloro, 1-2 chiodi di garofano, semi di finocchio, sale.
Preparazione
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