Lo spettacolo è la tappa finale di uno studio che il regista Pierpaolo Sepe conduce da alcuni anni sulla drammaturgia dell’autrice britannica, e su quest’opera in particolare.
Inizialmente accusata di essere volutamente provocatoria, per i temi trattati, la Kane (che nella sua breve vita ha scritto cinque testi teatrali), in realtà, ha indagato a fondo - come dimostra questo testo - gli abissi del dolore e del desiderio, della speranza e della disperazione.
I quattro protagonisti, attraverso il dialogo, il monologo, singole frasi, dialoghi spezzati invocazioni e frammenti di storie, disegnano, in forma libera e musicale, un intreccio di motivi che svela i contorni del mosaico di una vita.
Dalla scrittura della Kane nasce, dunque, un testo di parole incatenate, rapido susseguirsi di concetti spezzati e concitati, emozioni esplorate con inquietudine e desolazione, ma ricco, anche, di passaggi surreali e umoristici che caratterizzano e donano vigore agli scambi dialettici tra le quattro voci.
Due le storie in evidenza, quella di A (author, abusator, actor), uomo anziano, coinvolto in una storia malata, morbosa e violenta con C (child), appena adolescente, che non sopporta di amare quell’uomo nonostante le sue violenze, e quella di M (mother), una donna sulla via della vecchiaia che vuole un figlio a tutti i costi e senza amore da B (boy), poco più che un ragazzo, che la rifiuta in modo umiliante, poiché vorrebbe amore, ma non è corrisposto.
Presentato da Casa del Contemporaneo, l’allestimento vede protagonisti in scena Gabriele Colferai, Dacia D’Acunto, Gabriele Guerra, Morena Rastelli, e si avvale delle scene a cura di Francesco Ghisu, i costumi di Annapaola Brancia d’Apricena, le luci di Cesare Accetta, i movimenti di scena di Chiara Orefice.
La Sala Assoli si trova in vico lungo Teatro Nuovo 110 a Napoli. Orario spettacoli: ore 21.00 (feriali), 18.30 (domenica).
Biglietti: € 12 (intero), € 8 (ridotto under 25 e studenti universitari)
Per info e prenotazioni: 081 49 76 267 | botteghino@teatronuovonapoli.it
foto: Pepe Russo