Creatività

Da Andrea Rattacaso @rattablog2



È da quando è iniziato il secondo millennio che è cominciata una crisi senza precedenti per l'intera umanità.
Alessandro Manzoni, se fosse vivo, mi direbbe che non potrei essere obiettivo visto che vivo nel 2012, ma credo che arrivare al punto in cui TUTTE le risorse del pianeta si stanno esaurendo sia un record che nessuna civiltà sia riuscita a realizzare, in tutta la storia.
È come se si stessero estinguendo le mucche: come potremmo mai mangiare una bistecca di vitello? La carne di mucca costerebbe migliaia di euro al kg, il suo latte centinaia: sarebbe un vero è proprio lusso.
A questo punto qualcuno potrebbe dire che l'umanità dovrebbe per forza rinunciare alla mucca per un determinato periodo di tempo, ma sbaglierebbe di grosso.
L'uomo a quel punto clonerebbe le mucche, oppure modificherebbe la carne di topo per farla assomigliare a quella di mucca, oppure troverebbe altre soluzioni.
Non ti sto facendo questi strani esempi solo per strapparti un sorriso, ma anche per sottolineare che la ricchezza nel mondo non è fatta solo di conoscenze, soldi e risorse. Esiste una forma di energia inarrestabile, che nessuno è mai riuscito a fermare: la creatività.
Prima di tutto è necessario definire come sono legate creatività ed energia.
La parola energia deriva dal greco, vuol dire forza, efficacia; in fisica l'energia è la forza che produce uno spostamento verso una direzione utile. La parola forza a sua volta ha un infinità di significati: resistenza, rettitudine, disciplina, risolutezza, solidità, ecc. Uno spostamento invece è un movimento, un azione. Una direzione è un orientamento, una rotta, una via.
Avrete visto che non esiste qualcosa che possa definire bene la parola energia, sappiamo solo che è qualcosa di consistente, di positivo, di presente; non esiste un energia fredda, buia o assente.
Se associamo questo significato alla creatività, possiamo definire quest'ultima come una forma di energia mentale atta a creare qualcosa di positivo o utile per una causa, combinando le conoscenze e i mezzi che si hanno a disposizione.
Due aziende con gli stessi dipendenti in termini di qualità e quantità, con le stesse risorse, a parità di imprevisti e colpi di fortuna, possono essere completamente diverse se solo uno dei loro dipendenti e più creativo degli altri: magari ha l'idea del secolo e porta la sua azienda ai vertici mondiali.
Alcuni studiosi hanno visto ben prima di me le potenzialità della creatività, dedicandosi allo studio del pensiero divergente.
Da sempre siamo abituati a pensare che per ogni problema esiste una soluzione, che di solito si trova nei libri. Il pensiero divergente è invece la capacità di trovare tante soluzioni valide per lo stesso problema, o di trovare tante strade per applicare una stessa soluzione.
Chi si occupa dello studio del pensiero divergente, mediante un test specifico, si è accorto che i bambini di 3-4 anni raggiungono un risultato di 98/100, quasi il massimo! Poi, successivamente, la creatività diminuisce in modo irreversibile.
Tra le cause vi è sicuramente la scuola, che ci insegna che le risposte ai problemi sono solo quelle dei libri, e l'esperienza di vita che ci porta ad avere dei traumi, i quali ci fanno scartare a priori le soluzioni più rischiose a discapito della nostra creatività.
Fortunatamente internet, soprattutto con il web 2.0 che ha favorito la condivisione della libera espressione, sta ridando un po' di fiato alla nostra fantasia.
Dalla rete sono nate tantissime novità negli scorsi anni: il primo presidente di colore degli USA ha vinto la campagna elettorale proprio su internet.
Purtroppo, nonostante tutto, la nostra classe dirigente, in ogni ambito economico ed istituzionale, è troppo vecchia ed attaccata alle poltrone per incentivare la creatività di questi decenni: accade così che la scuola continua a favorire l'erudizione alla creatività, sfornando cittadini che sanno ragionare in modo standard, nello stesso identico modo che oggi ci sta portando alla malora.
A questo punto dovremmo chiederci come si fa ad essere creativi.
Morihei Ueshiba, colui che ha inventato l'arte marziale Aikido, diceva riguardo alle relative tecniche di combattimento:

In realtà, l'Aikido non ha forme, né schemi prestabiliti.
È come un'onda di energia invisibile. Tuttavia tale fenomeno è troppo difficile da afferrare per gli esseri umani, perciò utilizziamo forme provvisorie per spiegarlo e metterlo in pratica. In effetti, qualunque movimento può diventare una tecnica di Aikido, perciò, in definitiva, non ci sono errori.
Questo è il mio consiglio: apprendete e dimenticate! Apprendete e dimenticate! Fate in modo che la tecnica diventi parte del vostro essere!”

Egli stesso rappresentava ciò che diceva: ha lasciato testimonianze eccezionali, con tanto di testimoni oculari. Era anche un maestro eccellente: quando uno studente gli chiedeva qualcosa a riguardo delle sue tecniche lui diceva:

Non potete imitare ciò che io faccio. Ogni tecnica è unica, è un'esperienza che avviene una volta sola. Le mie tecniche emergono liberamente, sgorgando come gettiti da una fontana. Invece di cercare di copiare ciò che faccio, ascoltate ciò che dico. È li che risiede l'essenza delle tecniche. Un giorno capirete.”

Per quanto mi riguarda, questo è uno dei migliori punti di vista sulla creatività. Morihei Ueshiba sosteneva fermamente che la migliore tecnica è quella che può contare su un infinità di soluzioni, dato che possiamo essere colpiti da un infinità di problemi.
Il segreto per essere creativi, secondo il maestro Ueshiba, è “Apprendere e dimenticare”, usare ogni volta una soluzione diversa per ogni specifico problema.
Questo concetto vale per TUTTI I CAMPI, senza nessuna esclusione.
Un atteggiamento simile può portare una scarica di energia considerevole nella nostra vita, e posso testimoniarlo personalmente.
Una volta credevo che per risolvere un problema bisognasse cercare direttamente la migliore delle soluzioni, che avrei trovato consultando un libro o una persona esperta dell'argomento.
Il mio ragionamento poteva andare bene fino ad un certo punto, per soluzioni generali o metodologie di problem solving ben collaudate. Ma, nel concreto, ogni soluzione è specifica per ogni problema specifico, e possiamo trovarla solo nel momento in cui stiamo risolvendo qualcosa, dentro di noi e nel presente
Per questo è comunque necessario imparare il più possibile, non per copiare le soluzioni usate da altri, ma per trovare le ispirazioni utili per nuove ed infinite soluzioni.
Nel momento in cui uccidiamo la creatività con ciò che “gli esperti” dicono che siano le soluzioni ai nostri problemi, probabilmente uccidiamo la nostra umanità.
È importante che oggi si tenga conto delle grandissime scoperte del passato, ma non dobbiamo assolutamente cullarci sul benessere creato da altri, altrimenti la nostra civiltà morirà!
Già in un mio post precedente, la disciplina e la fantasia, proposi questo pezzo:

"La maledizione dell'uomo, e la ragione per cui una civiltà dopo l'altra decade ed imputridisce, è questa: lasciare che l'immaginazione ristagni e si congeli.
L'uomo lascia che la corrente, una volta congelata, si arresti. L'arte torna a ridargli la sua fluidità.
Un libro non è buono perché piace al pubblico o lo istruisce o gli impone un'opinione, o perché porta alla riforma di un male morale o sociale. E nemmeno è buono, perché il lettore vi trova dentro il quadro già bell' e fatto: questa sarebbe opera di un fotografo, e non di un artista. E' buono, perché ridona all'uomo la facoltà di immaginare. E' lo sgelo del fiume, il quale dopo di ciò seguirà il proprio corso, divino o diabolico..."

Spero che la marea di citazioni con cui vi ho inondato oggi siano servite a farvi comprendere l'importanza della creatività. Ora che le risorse materiali del pianeta si stanno esaurendo, la creatività può essere una risorsa alternativa importantissima, soprattutto perché è illimitata.
Apprendete e Dimenticate! Apprendete e Dimenticate!


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