Creativita' umana e legislazione sul lavoro.

Da Lucap12 @lucapittioni

La creatività umana è generalmente ignorata o trascurata dalla legislazione sul lavoro. Le aziende o le istituzioni possono quindi sopprimere la creatività umana dei propri dipendenti senza commettere dei reati. Il diritto del lavoro tutela l'autorità del datore di lavoro e l'obbligo del dipendente di eseguire gli ordini impartiti dai superiori. Il dipendente ha quindi difficoltà a contrastare i dirigenti o responsabili aziendali privi di scrupoli ed interessati al potere che gli impediscono di esprimere una personalità creativa ed umana. Il dipendente potrebbe subire alcuni demansionamenti proprio dal dirigente che vuole inibire le personalità creative ed umane. Il demansionamento può essere utilizzato come strumento punitivo del dipendente che osa esprimersi più liberamente nel proprio ruolo professionale. Il datore di lavoro può anche ostacolare od impedire il lavoro di qualità svolto dal dipendente creativo sostenendo che la sua produttività è ridotta rispetto ad altri colleghi definiti “normali”. I dirigenti spesso sostengono che il collaboratore creativo ed umano è poco produttivo per mascherare problemi organizzativi ed incapacità di gestire personale competente e perspicace. Questo atteggiamento di dirigenti e responsabili ha lo scopo di sottomettere al potere la personalità del dipendente più creativo attraverso la minaccia velata di licenziamento per scarsa produttività e voglia di lavorare. Il licenziamento di un dipendente creativo ed umano può essere così deciso dal dirigente con la complicità dei collaboratori produttivi definiti i più “normali” senza la necessità di commettere illeciti od agire con azioni di mobbing. La legislazione sul lavoro tutela infatti il diritto del datore di lavoro di pretendere una produttività “normale” dal proprio dipendente. La legislazione sul lavoro lascia il dipendente creativo ed umano senza strumenti adeguati di tutela giuridica del proprio operato perché viene svolto con una qualità che spesso viene volontariamente soppressa ed ignorata dai dirigenti e responsabili. La qualità del lavoro subisce una forte riduzione proprio in concomitanza con le scelte dirigenziali di sopprimere la creatività umana nell'organizzazione del lavoro. Lo sviluppo della personalità creativa ed umana di un dipendente permette invece all'azienda od istituzione di coniugare una giusta ed equilibrata produttività con la qualità del lavoro.