Perche' si ha Iva a credito
Durante lo svolgimento dell'attività professionale o anche di impresa può' accadere che la conformazione dei costi porti il contribuente a maturare un'IVA nei confronti dello Stato/erario.
Oppure si ha il caso di un acquisto di bene materiale, esempio impianti o macchinari molto costosi, oppure prima fornitura di materie prime che di fronte ad una mancata rilevazione di ricavi e quindi di IVA a debito porta la liquidazione IVA mensile o trimestrale a credito. Il problema e' capire cosa fare o per lo meno cosa conviene fare con un credito IVA. Allora partiamo dal presupposto che le opzioni principali sono due: chiedere il rimborso del credito IVA o portare in compensazione il credito dell'IVA.
Per ottenere un rimborso IVA ci vuole parecchio tempo, anche 3 o 5 anni e partendo dal presupposto che il tempo costa in termini di privazione di liquidità o disponibilità finanziaria sul conto corrente appare come la decisione meno opportuna da seguire ma questo può non essere vero se il tasso di interesse riconosciuto e' elevato. Mi è' successo infatti di non richiedere delle somme a rimborso o per lo meno di rallentare la richiesta perché mi accorsi che il asso di interesse riconosciuto era elevato. Ma non è' sempre così pertanto la scelta preferibile a mio avviso e' sempre quella di portarlo subito in compensazione nei modi e nei limiti visti di seguito e togliersi il problema.
Come portare un credito iva in compensazione
Esistono tre modi:
- Compensazione Verticale Iva su Iva;
- Compensazione Orizzontale Iva su altri tributi a debito;
- Richiesta dell'Iva a rimborso.
Il primo modo che e' quello della Compensazione verticale ossia compensarlo con le liquidazioni successive con i limiti che vedrete di seguito. Oppure esiste la compensazione orizzontale che consiste nel compensare l'va con altri tributi: vi chiederete quali tributi è possibile compensare? Tutti quelli il cui versamento può essere effettuato con modello di versamento F24 per cui tutti quelli che hanno un codice tributo per essere versati. In linea generale sappiate che potete compensare il credito IVA con tutti gli altri importi che possono essere versati con modello F24; tuttavia sconsiglio ma è una mia paranoia personale di compensare credito per imposte con debito INPS perché l'inps è sempre restio a concedere compensazioni e quindi poi andare a spiegare ad uno che parla di contributi di un credito IVA non è' sempre agevole.
Nella paratica si tratterà nel caso della compensazione verticale di non presentare alcun modello F24 e di effettuare solo il movimento nella contabilità e sui registri Iva (i più semplici programmi di gestione contabile lo fanno tranquillamente).
Nel caso di compensazione orizzontale Iva su altri tributi a debito invece si dovrà obbligatoriamente presentare il modello F24 indicando nella colonna importi a credito il credito Iva con il codice tributo del Saldo Iva.
Per la richiesta del rimborso invece è tutto un altro discorso
Cosa conviene fare?
Da un unto di vista pratico conviene prima di tutto esaurire tutto il credito Iva con altra iva in quanto ossia effettuare la compensazione verticale in quanto in questo modo si limita l'esposizione finanziaria ad un mese.
Se ne avete ancora compensatela con altri tributi dovuti nello stesso mese o nei mesi successivi stando sempre attenti a non superare il limite di compensazione del vecchio miliardo di lire ossia di 516.456 euro e stando sempre attenti a non superare anche l'altro nuovo limite di 15 mila euro al di sopra del quale sarà necessario anche il visto di conformità: in pratica una attestazione di una società di revisione, di un dottore commercialista o di un altro professionista abilitato che certificherà che il credito Iva esiste (che mi sembra una follia visto che sono a credito ed ho il diritto di averlo e subito dallo Stato) e che prevede di utilizzare un nuovo modello chiamato modello VR per importo superiori a 5.000 euro dal giorno 16 del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione annuale o dell'istanza trimestrale.
Il modello Iva TR
Il credito Iva che esce dalla liquidazione trimestrale può essere utilizzato in compensazione o anche richiesto a rimborso mediante la presentazione entro il 30 aprile del modello IVA TR sempre che l'importo sia superiore ai 5 mila euro. Per questo limite si intende quello utilizzato e non quello disponibile nel senso che se desidero effettuare una compensazione Iva su Ires per esempio ed ho un credito disponibile di 100 mila euro ne posso anche compensare solo 5000 senza dover ricorrere alla presentazione del modello iva TR. I contribuenti interessati sono coloro che hanno liquidato l'Iva del primo trimestre ed hanno un credito derivante da Iva detraibile al netto di quella da versare superiore a 2.582,28 euro e che sono in possesso di anche di altri determinati requisiti.
La richiesta del credito a rimborso: i requisiti da rispettare
Nel caso di richiesta del credito Iva a rimborso sarà necessario preventivamente verificare di rientrare nelle fattispecie definite dall'articolo 38 bis del DPR 633 del 1972. Il modello TR andrà presentato telematicamente entro 30 giorni dalla chiusura del trimestre di riferimento (i.e 30 aprile, 31 luglio, 31 ottobre) ed i codici tributo da utilizzare per la compensazione saranno 6036 Credito Iva I ° trimestre, 6037 Credito Iva II ° trimestre, 6038 Credito Iva III ° trimestre.
Nella sezione moduli e modelli trovate al solito nella sezione moduli e modelli compreso il modello IVA TR.
Vi ricordo inoltre l'importanza anche della certificazione del credito Iva e a tal punto in celeste vi segnalo l'articolo di approfondimento anche con l'indicazione dei costi orientativi che vi potrebbe costare la certificazione.
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