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Cremona ecologia prepara a grumello una nuova discarica per Arvedi. Totale silenzio della politica

Creato il 15 ottobre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Su www.telecolor.net le prossime mosse di Arvedi, medaglia d’oro al valor civile per l’acciaieria e la liuteria.

Nuova conferenza dei servizi in vista della realizzazione di un’ulteriore discarica a servizio del gruppo industriale Arvedi. La richiesta di Cremona Ecologia riguarda il Comune di Grumello, dove si prevede l’insediamento. La riunione del 24 settembre, svoltasi in amministrazione provinciale con la partecipazione del comune di grumello, dell’Arpa e dell’Asl, ha avuto un carattere istruttorio, per definire le operazioni da compiere in discarica e gli strumenti da adoperare. Occorre un’autorizzazione integrata ambientale: la discarica avrà un’importanza non trascurabile anche perché prevede il trattamento dei rifiuti, che consiste in separazione e inertizzazione, non solo il deposito preliminare e infine la discarica di rifiuti inertizzati.
È stata richiesta anche la procedura di Valutazione d’impatto ambientale e il coordinamento con l’autorizzazione integrata.
L’amministrazione provinciale ha chiesto di coinvolgere le società Terna ed Enel, e anche il Comune di Pizzighettone. Per le questioni viabilistiche, già Sesto ed Uniti, Spinadesco e Cremona hanno richiesto tutti i documenti utili a evitare problemi.
Intanto la Provincia ha domandato all’azienda di completare la documentazione, innanzitutto per chiarire come saranno trattate, usate e smaltite le acque piovane. Ci vorrà allora un documento tecnico giustificativo dell’assenza di un impianto di trattamento delle acque di seconda pioggia, visto che potrebbero entrare in contatto con rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Manca ugualmente un documento sulla rimozione di metalli dalle acque piovane. Servirà una relazione sullo smaltimento delle acque pluviali che ricadono sulla parte esterna dell’argine di contenimento della vasca.
L’ente gestore della Roggia vicina dovrà approvare, inoltre dovrà essere dimostrata l’assenza di rischi da contaminazione delle acque che scendono dai tetti degli edifici.
I rifiuti da gestire saranno sia pericolosi che non pericolosi , soprattutto inorganici.
Si parla di un volume di attività consistente. 150 tonnellate al giorno e 45mila all’anno di rifiuti speciali. I rifiuti d9, da trattare con procedura fisico-chimica, saranno 165 tonnellate al giorno e 50mila all’anno.
Potranno essere recuperate mille tonnellate annue di materiali ferrosi, oltre ad altre mille tonnellate di metalli non separati, 29.500 tonnellate annue di plastiche e gomme e 13.500 tonnellate annue di sottovaglio da avviare in discarica.
Per quel che riguarda la viabilità, nulla è ancora previsto ma si provvederà a piazzole e altri interventi.
Altro problema è il tipo di rifiuti da portare a Grumello o nell’altra discarica di crotta d’adda. Due gli elettrodotti interessati, la linea Caorso cremona (380 kv) e la cremona pizzighettone (132 kv).

È stato approvato un calendario di lavori. Cremona Ecologia ha tutta l’aria di volersi muovere con una certa celerità. Rimane la chiara sensazione che il gruppo industriale sta crescendo in modo tale e impattando un’aria così vasta che la pubblica amministrazione viene messa alla prova. Argomenti però di cui si interessano gli uffici, non la politica.

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