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Cremonaoggi ha solo fatto propaganda a Piva e Mondomusica: non è giornalismo perché Silla non è in condizione di farlo

Creato il 02 ottobre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Direttore del giornale di carta Piva, presidente di Cremonafiere Piva, presidente della Libera Piva, presidente di PubliAeventi Piva. C’è da addormentarsi! Piva Piva! Ehi, esiste solo lui a Cremona? Non c’è qualche rapper cremonese, magari di colore e clandestino, o cremonese doc, che ha cose più interessanti da dire? Certamente c’è ma non lo ascolteremo mai, fosse anche un genio. Giovani off limit, Cremona a porte chiuse, muri di gomma intorno alla città, fra i poteri, attorno ai partiti, tutti zitti parlano i “potenti” per dire solo cose scontate e autocelebrarsi. (Intanto ecco il programma di Mondomusica che parla da solo: tutto molto bello e molto vecchio nello stesso tempo. Bene la musica classica, assolutamente una ricchezza eterna dell’umanità, ma i ragazzi e le ragazze hanno bisogno di esprimersi).

C’è già La Provincia a esaltare, naturalmente, il Piva di Piva. Oltre a beatificare Arvedi. Da Cremonaoggi ci si aspetta di più. E’ in condizioni così gravi Mario Silla da non poter esprimere un pensiero diverso, una riflessione impegnata, critica o meno, ma diversa dalla celebrazione?

Su Cremonaoggi l’altra Cremona non c’è, non parla, non esiste. Non una domanda critica ad Antonio Piva, non una riflessione libera, indipendente. Ad esempio si può dire che Mondomusica rappresenta un mercato già consolidato e che riempiendo di esposizioni uno scatolone come Cremonafiere la città gioverà di un po’ di indotto, ma lo scatolone contiene un mercato non attività liberamente culturali. Il vero affare lo fa chi va alla fiera per vendere, comprare, com’è inevitabile che avvenga in una fiera. Allora si può considerare il lato economico e quello culturale.

Inutile prendersela con la giovane Greta Filippini autrice dell’intervista, e serve anche a ben poco contestare Mario Silla e la sua storia. Se Cremonaoggi ha bisogno di non fare del libero giornalismo su Cremonafiere (almeno per affermare quali sono gli aspetti positivi e negativi di Mondomusica: non credo che Piva salterebbe sulla sedia per questo, già si è parlato tanto dei problemi della liuteria, della fuga di diversi liutai cremonesi, dell’arte contemporanea penalizzata regolarmente da ogni iniziativa cremonese ecc. ecc.) il problema è ovviamente molto serio.

Ma dove stiamo andando? Per esprimere un’opinione ci vuole forza e libertà. Se Cremonaoggi non può avere forza e libertà allora si può sostenere che la testata on line è in fase di maturazione, eventualmente di crescita, si spera per Mario Silla, che sa bene che cos’è il giornalismo, ma come non ammettere che l’intervista a Antonio Piva come le notizie non date sull’acciaieria Arvedi sono un problema? Se non è in condizione di fare il proprio mestiere, perché non augurargli di riuscirci con la libertà possibile in futuro? Di sicuro oggi vincono i vecchi poteri che nulla di nuovo e di buono hanno da dire, solo di difensivo. Cremona è arroccata attorno alle solite offerte che spesso allontanano i giovani ma difficilmente qualcuno oggi può sostenere che la città sta crescendo. Il monopolio dell’informazione, la sua univocità sono un danno grave che Cremona sta subendo. E lo subisce anche Silla, che da queste scelte credo obbligate per motivi economici riceve evidentemente solo un danno.

Ci vorrà coraggio, fantasia e qualche soldo, anche non tanti, per uscire da un guaio simile.

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