Crêpes alternative made in Puglia: Savì Creperia

Da Emanuele Loiacono @FoodTripandMore

Una padella ben riscaldata, il rumore dell’olio che sfrigola e quell’odore di crêpe che si diffonde nell’aria. Non siamo a Parigi, ma a Conversano, nella bellissima Puglia per una serata all’insegna della golosità (e della qualità).

Succede che esco dal mio ufficio, torno a casa e mi viene voglia di qualcosa di buono e, chissà come mai, mi viene subito in mente una bella crêpe del Savì, un vero e proprio luogo di culto, qui in terra barese.

Da più di 20 anni il Savì prepara delle crêpes buonissime, dai ripieni e dagli impasti più svariati, scegliendo sempre e comunque ingredienti e prodotti locali di primissima qualità, come il capocollo di Martina Franca, la farina tritordeum di Putignano, latticini della zona, e tanto altro. È un ristorante dove chiunque può sentirsi a casa: dal celiaco, al vegano, all’intollerante al lattosio, con impasti senza glutine e privi di latte e uova; da un po’ di tempo il menù si è anche esteso a primi, secondi e appetizers molto particolari, a cui abbinare birre artigianali e vini provenienti da tutto il mondo.

Secchiello di patatine fritte, polpette di pane raffermo con finocchio selvatico accompagnate da salsa barbecue homemade e tortillas di farina senza glutine con purea di melanzana affumicata, pomodoro confit, stracciatella e basilico fresco: la mia buonissima cena inizia proprio così.

A seguire arriva il piatto forte: la crêpe. La mia, ovviamente vegetariana, con spinaci e una deliziosa crema di ricotta di bufala campana, grana padano e fonduta di formaggi. I miei speciali commensali, tutt’altro che vegetariani, invece hanno preso una fajitas Rock & Poll, con scamorza affumicata, pollo arrostito, bacon, Savì BBQ Sauce, cipolla rossa e radicchio e una classica ma intramontabile crepe al salmone, con salmone norvegese sfilacciato, preparato e marinato in casa, crema di formaggi alle erbe e finocchio selvatico. A deliziare le varie forchettate due birre artigianali: Mundaka Crack (Pale Ale, 4.8 %) e Zinnebir (Belgian Ale, 5.8 %).

Eppure, dopo tutte queste sfizioserie, manca ancora qualcosa. Una crêpe al pistacchio ovviamente! Non potete capire il mio livello di felicità nell’aver assaggiato questa crêpe calda e ripiena di una crema di cioccolato fondente e pistacchio di Bronte, una goduria che non è possibile spiegare a parole. E che dire del pancakeNYC? Gelato fior di latte, caramello, nutella, arachidi e panna serviti tra due strati di soffice massa. Non aggiungo altro.

Tra una portata e l’altra abbiamo avuto la piacevole compagnia di Nicola, padron del Savì e di suo figlio Daniele, sous chef, il cui apporto creativo e innovativo alla tradizione del ristorante è stata consistente. Soltanto scambiando due chiacchiere con loro si può percepire la dedizione che viene riservata alla cucina, a partire dalla scelta delle materie prime, alla preparazione della pasta fresca o del pollo, per non parlare delle salse e delle guarniture. Questa passione si respira anche nell’arredamento, pieno di foto della famiglia Savino. E già, perché dietro il successo di questo posto, c’è l’impegno di un uomo che ha creduto fortemente nel suo sogno: aprire una creperia a Conversano, nel suo paese natio, come punto di ritrovo sociale e, ovviamente, culinario. Un sogno che ha portato a termine dopo anni di sacrifici e di lavoro, tra una spaghetteria di Montecarlo e un ristorante italiano negli States. Un sogno in cui ha investito anche la sua famiglia, sempre in prima linea nella gestione del Savì, assieme all’aiuto di collaboratori fidati ed esperti.

Un sogno che si è realizzato, visto che il Savì è un punto di ritrovo per chi fa della qualità culinaria la sua cultura.

For Your Information

Savì Creperia
Via San Giacomo 26/30
Conversano, Bari
T.:333 984 1050
Website: www.savicreperia.com
Facebook: Savì 
Instagram: savicreperia 
Prezzo medio: € 10 
Scopri il menù: http://goo.gl/m5kYlB

by Catiana Coletta