Crescere che fatica

Da Angelo84

Il momento in cui un figlio cresce viene scandito dall'aumento del suo bisogno di emancipazione dall'autorità dei genitori. Per questa ragione deve essergli concesso il permesso di libertà, e di autonomia decisionale, che sia corrispondente al desiderio di realizzazione di un bene personale da lui stesso sentito. In genere questa richiesta di libertà avviene sempre con il desiderio di una prima vacanza con gli amici. Una situazione in cui i giovani sono da soli, senza il controllo di alcun adulto. E' consigliabile, in tale situazione evitare la discriminante dell'età perché questo non farebbe altro che rinviare di un anno la questione. Va invece valutato il grado di responsabilità del giovane, è altrettanto giusto però informarsi riguardo gli amici, la destinazione, i mezzi di trasporto. I genitori devono mostrarsi interessati e dare consigli utili, e bisogna anche tenere ben presente che la prima esperienza fuori di casa e lontano dalla famiglia, è motivo di crescita per tutti, non solo per il giovane che inizia a fare le sue esperienze, ma anche per i genitori che devono imparare a distaccarsi, ad avere meno controllo e più fiducia verso il figlio.

La libertà però non è un qualcosa che si ottiene da un momento all'atro, essa deve essere conquistata dal giovane un po' alla volta.
Sarebbe un bene che i genitori assumano, verso i figli, una posizione di ascolto attento e motivato, che facciano delle domande, se nel caso lo ritengano corretto esprimano obiezioni permettendo così al figlio di riflettere e valutare il suo obiettivo.
Il rapporto così impostato permetterà al figlio di non vivere pensando che la sua esistenza vengano posti limiti alla propria libertà ogni volta in cui si arrivi a un'eventuale opinione contraria dei genitori.
Bisogna sempre mantenere un legame tra il giovane e il mondo sociale (gruppo dei pari, mondo della scuola, mondo del lavoro, ecc.), e tra il giovane e i suoi genitori.
Il figlio, dunque, non deve avere l'impressione che i genitori facciano pressioni su di lui, che critichino le sue decisioni, che in ogni caso abbiano sempre da correggerlo.
Dare fiducia significa anche pensare che un figlio possa sbagliare e imparare dai suoi errori (come anche i genitori possono commettere degli errori).
L'importante è valutare insieme le decisioni prese, e vedere le conseguenze ottenute, valutando la validità della scelta effettuata.
I giovani hanno il desiderio di essere seguiti dai genitori, da loro sicurezza e coraggio. Ma in loro c'è anche il desiderio di diventare grandi, e indipendenti.
Per queste ragioni i genitori sono chiamati a dare al figlio gli strumenti per diventare grande e la fiducia per vederlo realizzare i suoi sogni.