Un matrimonio, una casa, una carriera. Magari un cane, dei figli. Prospettive, eventualità che cominci a intendere in tutta la loro tridimensionalità e nel loro tipico carattere di permanenza. Perché se anche è vero che al giorno d’oggi un matrimonio ti dura in media due anni, tuttavia quando ti senti pronto a fare quella scelta non speri affatto che duri solo due anni. Speri che duri tutta la vita. Così come quando decidi di comprare un cane: non importa che morirà probabilmente prima di te, per lui tu sei il padrone di tutta la vita. Allo stesso modo, quando decidi di accettare determinati compromessi per entrare in una data carriera. Non sai fino a quando ci rimarrai, ma ti auguri che sia per un lunghissimo periodo, magari fino a un’ipotetica età della pensione.
Questo mezzo anno speso benissimo con la mia compagna di viaggio mi ha fatto crescere molto. Pensavo di essere già grande, in un certo senso, ma in effetti non era così. Sto arrivando a dei livelli prima sconosciuti di ponderazione, e la cosa bella è che ci arrivo avvertendo dentro uno stato di felicità, di contentezza e di realizzazione come forse mai prima.
E allora mi volto indietro. Vengono alla mente i volti e le storie delle tante persone che hanno incrociato la mia strada; nomi e volti che sono stati carichi di significato per una stagione o per alcuni anni, ma che poi hanno sempre scelto di andarsene. Entrati e usciti dalla mia vita come camerieri da una sala ristorante. Non ho nessun rimorso, ho qualche rimpianto. Ma tutto sommato, è stata fino a oggi una vita davvero intensa e ricca d’amore. Speriamo non smetta mai.